01 marzo 2014

Il coraggio


 E' un argomento che è stato accolto con molto interesse in un dibattito di ieri, ma che ha riscontrato anche opinioni notevolmente diverse.                                                                                                                                                              Il coraggio



“Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma la vittoria sulla paura. L’uomo coraggioso non è colui che non prova paura ma colui che riesce

a controllarla”. (Nelson Mandela)

 

Sviluppare la qualità del coraggio è essenziale per qualunque traguardo si voglia raggiungere nella vita. In ogni tipo di impresa. E’ necessario avere coraggio per poter agire e, indipendentemente dall’ambito considerato, di solito sono le persone coraggiose che raggiungono i propri obiettivi e realizzano i propri sogni.             

Ma il coraggio non è necessariamente un comportamento eroico in un momento di pericolo: può anche essere lo sforzo costante e discreto di fare ciò che riteniamo giusto.

Anche se razionalmente sappiamo di avere grandi possibilità, se non abbiamo il coraggio di agire in base a questa consapevolezza, il nostro potenziale rimarrà inespresso. Gli sforzi che facciamo per allargare e sviluppare la nostra vita si scontreranno inevitabilmente con delle resistenze, sia interne sia esterne, a volte molto forti. Ma è perseverando nonostante gli ostacoli e sconfiggendoli che siamo in grado di schiudere il forziere delle nostre possibilità e di manifestare la nostra illuminazione innata.

Questo processo ovviamente richiede coraggio, ma anche fede,  (che in ultima analisi vuol dire fiducia in noi stessi) in mezzo alla dura realtà quotidiana. Inoltre, la  comprensione che la trasformazione positiva della nostra vita trasformerà analogamente la più vasta rete della vita di cui siamo parte.               

Gli insegnamenti danno molta importanza alla saggezza ed è evidente quanto la semplice mancanza di saggezza sia la causa di molti dei problemi che affliggono l’umanità, sia a livello locale, sia globale. Spesso però è una più fondamentale mancanza di coraggio che impedisce alle persone, e soprattutto a chi ha un ruolo di vertice, di agire secondo coscienza; quindi è la mancanza di coraggio all’origine di gran parte della sofferenza non solo degli individui ma anche delle società.

Strettamente legata all’esercizio del coraggio è la convinzione: convinzione nel diritto e nella possibilità di ciascuno di noi e degli altri di essere felici, liberi e realizzati. Questa convinzione è la base della giustizia sociale ed è il concetto centrale su cui si fondano  gli insegnamenti. Molte persone vivono paralizzate dalla paura, apparentemente incapaci di fare un solo passo per sbloccare una situazione o per manifestare il proprio autentico potenziale. Il grado e il tipo di difficoltà variano da persona a persona e ciò che a qualcuno può sembrare semplice può essere percepito da altri come schiacciante e insormontabile. Ma il processo per raccogliere il coraggio necessario ad agire è sempre lo stesso, indipendentemente dalla portata del problema.

Inoltre, man mano che attingiamo a questa risorsa di coraggio nella vita quotidiana, affrontando intrepidamente le sfide immediate, trasformiamo positivamente non solo la nostra vita, ma anche l’ambiente in cui viviamo.

Le potenzialità trasformative del coraggio sono sempre presenti dentro e intorno a noi.

 « Anche Le piccole cose sono importanti. Ciò che può sembrare un piccolo atto di coraggio è comunque coraggio. L’importante è la volontà di fare ancora un altro passo».



Che questo scritto possaessere utile a molti.

 

Luigi

 

Per info:

luiscer.lc@libero.it

 

Sito web:

www.vitamigliore.org            

 

23 febbraio 2014

terapia essena

Mi sembra una tecnica interessanteda approfondire.


Terapia essena

 

È una terapia energetica mentale a metà strada tra il reiki e l'agopuntura. Non si tocca il paziente e l'agopuntura è mentale.

Lavora sui corpi sottili delle persone.... Le energie sottili sono quelle che non vediamo ma che esistono.

Si rifà all'uomo visto dalla teosofia. Dunque dal punto di vista teosofico o spirituale che dir si voglia l'essere umano è composto da vari "strati" di energia dal più sottile, potremmo dire animico, al più grezzo: il fisico. Ora tra questi "strati" vicino a quello fisico c'è il corpo eterico, poi l'astrale e via dicendo; l'astrale è il più conosciuto ed è quello su cui lavorano i terapisti esseni.

Il corpo astrale è quello fotografato dalla camera kirlian, quello
di cui si vedono i colori, il suo bordo più esteriore è l'aura, mentre l'eterico è il corpo subito dopo ed è quello più legato al fisico; questo corpo sottile invisibile ad occhio nudo, ma ben percepibile, è quello che registra il dolore e il piacere, per altro in caso di amputazioni spesso il dolore all'arto permane perchè?


Perchè abbiamo rattoppato il fisico ma non l'eterico e quindi terapie come quella essena consentono di far cessare il dolore poichè esplicano la loro terapia direttamente su questo corpo per effetto di discesa energetica.

L'energia curativa riversata nell'eterico si esprime sul fisico curando il sintomo e permettendo la guarigione sia fisica che emozionale; a volte può succedere che la terapia non guarisca il male fisico, ma spinga la persona verso uno stile di vita o degli interessi che modificano le abitudini o i pensieri sbagliati che hanno creato la malattia, portando così alla guarigione interiore e poi a quella fisica....

Se problema è il pensiero, umorale o emozionale, forse non è sufficiente
eliminare le energie negative, bisognerebbe provvedere a riattivare quelle positive e soprattutto a modificare la percezione emotiva o il modo di pensare o di prendere la vita, piano piano. Con l’aiuto della terapia energetica che riversa energia di alto livello vibrazionale si porta l'essere a cambiare da dentro senza fare violenza; la tecnica non si può spiegare perchè occorrebbe una preparazione teosofica; esistono dei corsi pressochè gratuiti in cui insegnano la base teosofica e la tecnica.


CENNI SULLA TECNICA

L'incontro con il paziente è di accoglienza, lui fornisce il proprio nome, i suoi disturbi fisici; parlando brevemente si cerca di comprendere il suo approccio alla vita poi in silenzio nella calma della piccola saletta di terapia i terapeuti si concentrano attivandosi come canale consapevole e iniziano a lavorare sul paziente.

Il lavorio energetico si potrebbe descrivere così: è come spiegare all'organo malato come dovrebbe essere quando è sano stimolando la sua NATURALE guarigione attraverso l'energia che gli è compatibile specificatamente. Solitamente il paziente sensibile sente quasi subito il miglioramento, anche se a volte si hanno dei casi di peggioramento immediato e miglioramento dopo un paio di giorni dalla terapia.

La terapia essena si integra bene con l'omeopatia e le terapie naturali in genere. I rimedi omeopatici agiscono nello stesso modo ma a livello più fisico. Il termine Terapia Essena pare risalga all'antico gruppo essendo cristiano. Gli Esseni venivano considerati al loro tempo guaritori e si potrebbe dire "terapia cristiana".

Ma gli esseni non erano esattamente come i cristiani anche se avevano molti principi in comune.... ma questa è storia.

Considerazione personale

Sono convinto che il nostro cervello e` molto potente e che ogni disciplina sia giusta.Ognuno deve trovare la sua, anche se la base/meta finale e` unica: la mente ed il cuore.

La nostra mente è forte, se usata bene è uno strumento potentissimo, ma non bisogna mai slegarla dal cuore. Il cuore è la sede dell’amore impersonale, dell'energia del Cristo, dell'energia della creazione e della vita, solo il cuore può rendere bello il brutto. Ogni religione ha delle similitudini tra le energie. Teosofia, il meglio da ognuna che si riconduce all'unita`. L'unità esiste, non c'è solo il caos bisogna solo ricordare che sono gli uomini che hanno scritto i testi e vivono le religioni. L'unità e` pero` relativa e perforando il significato del termine si potrebbe arrivare alla conclusione che ci sono diverse unità che vivono nello stesso tempo e spazio. Ogni unita` e` la sola esistente e tutte esistono allo stesso tempo. L'unità congloba in se tutto ciò che è. Esistono a livelli diversi. Aprire dei varchi tra i livelli e scoprire che esiste un'unità differente può essere una soluzione oppure una disgrazia, comprendere è un dono.

Ary