20 aprile 2009

saggezza

Oggi voglio proporvi questa breve riflessione.
Parole sante :-))


Brano di Anthony De Mello Brano da: SCOPRI TE STESSO E RIPRENDITI LA VITA (di Anthony De Mello) - Traduzione di Laura Cangemi -
*************** (Quattro passi verso la saggezza)
La prima cosa da fare e' entrare in contatto con i sentimenti negativi di cui non si e' consci. Un sacco di gente ha dei sentimenti negativi, senza rendersi conto di averli. Un sacco di gente e' depressa, senza rendersi conto di esserlo. E' solo entrando in contatto con la gioia che si rende conto di quanto sia stata depressa. Non si puo' affrontare un cancro che non si e' individuato. Non ci si puo' liberare degli insetti nocivi che infestano la propria azienda agricola, se non ci si e' resi conto della loro presenza.La prima cosa da raggiungere e' la consapevolezza dei propri sentimenti negativi. Quali sentimenti negativi? La malinconia, per esempio. Ci si sente malinconici e di cattivo umore. Si prova odio nei confronti di se stessi, o dei sensi di colpa. La vita sembra non avere scopo, ne' senso. Ci si sente feriti, nervosi e tesi. Prima di tutto, entrate in contatto con questi sentimenti.Il secondo passo (si tratta di un programma diviso in quattro fasi) e' capire che il sentimento e' dentro di voi, non nella realta'. E' una cosa talmente evidente, ma le persone lo sanno? Non lo sanno, credetemi. Hanno il master e sono rettori di universita', ma non hanno capito questo. A scuola non mi e' stato insegnato a vivere. Mi e' stato insegnato tutto il resto. Come ha detto qualcuno: "Ho avuto un'ottima istruzione. Mi ci sono voluti degli anni per farmela passare". La spiritualita' e' tutta qui, sapete? Disimparare. Disimparare tutte le scemenze che vi sono state insegnate. I sentimenti negativi sono dentro di voi, non nella realta'. Dunque, smettete di tentare di cambiare la realta'. E' una follia! Smettete di tentare di cambiare l'altro. Sciupiamo le nostre energie e il nostro tempo cercando di cambiare le circostanze esterne, cercando di cambiare il nostro coniuge, il nostro capo, i nostri amici, i nostri nemici e tutti gli altri. Non dobbiamo cambiare nulla. I sentimenti negativi sono dentro di (voi). Nessuna persona al mondo ha il potere di rendervi infelici. Nessun evento al mondo ha il potere di turbarvi o farvi del male. Nessun evento, nessuna condizione, nessuna situazione, nessuna persona. Nessuno vi ha mai detto questo: vi e' sempre stato detto il contrario. Ecco perche' vi trovate nei pasticci, adesso. Ecco perche' siete addormentati. Nessuno ve l'ha mai detto, ma e' evidente. Supponiamo che la pioggia rovini un pic.nic. Chi e' a reagire in modo negativo? La pioggia, o (voi)? E cosa provoca questo sentimento negativo? La pioggia o la vostra reazione? Quando sbattete il ginocchio contro il tavolo, il tavolo sta benissimo. Si occupa di fare quel che dovrebbe - e, cioe', il tavolo. Il dolore e' nel vostro ginocchio, non nel tavolo. I mistici continuano a tentare di farci capire che la realta' va bene cosi' com'e'. La realta' non e' problematica. I problemi esistono soltanto nella mente umana. Anzi, potremmo aggiungere: nella mente umana stupida, addormentata. La realta' non e' problematica. Togliete gli esseri umani da questo pianeta, e la vita continuerebbe, la natura continuerebbe a svilupparsi in tutta la sua bellezza e la sua violenza. Dove starebbe il problema? Nessun problema. Voi avete creato il problema. Voi siete il problema. Vi siete identificati con il "me", ed e' questo il problema. Il sentimento e' dentro di voi, non nella realta'. Terza fase: mai identificarsi con quel sentimento. Non ha niente a che vedere con l'"io". Non definite la vostra essenza in termini di quel sentimento. Non dite: "Sono depresso". Se volete dire: "C'e' depressione" va bene. Se volete dire che c'e' malinconia, va bene. Ma non dite: "Sono malinconico" - perche', in questo modo, vi definite alla luce di quel sentimento. E' questa illusione, e' questo il vostro errore. In questo momento c'e' una depressione, ci sono dei sentimenti feriti, ma cosi' sia, lasciateli stare. Passeranno. Tutto passa, tutto. Le vostre depressioni e le vostre emozioni non hanno niente a che vedere con la felicita'.Quelle sono solo oscillazioni del pendolo. Se cercate eccitazione ed emozioni, preparatevi alla depressione. Volete la vostra droga? Preparatevi ai contraccolpi. Il pendolo oscilla da un estremo all'altro. Questo non ha niente a che vedere con l'"io", ne' con la felicita'. E' il "me". Se ve lo ricorderete, se lo ripeterete a voi stessi un migliaio di volte, se proverete questi tre passi un migliaio di volte, ci arriverete. Magari vi basteranno tre volte, o anche meno. Non lo so: non ci sono regole. Ma fatelo mille volte, e farete la piu' grande scoperta della vostra vita. Al diavolo quelle miniere d'oro in Alaska. Cosa ve ne fareste di quell'oro? Se non si e' felici, non si puo' vivere. Mettiamo che abbiate trovato l'oro. Che importanza ha? Siete un re, una principessa. Siete liberi: non vi importa piu' di essere accettati o respinti, non fa alcuna differenza. Gli psicologi ci spiegano l'importanza del senso di appartenenza. Fandonie! Perche' volete appartenere a qualcuno? Non ha piu' importanza. Un mio amico mi ha detto che c'e' una tribu' africana in cui la pena capitale consiste nell'ostracismo. Se voi foste buttati fuori da New York, o da dovunque abitiate, non per questo morireste. E come mai l'uomo di quella tribu' africana muore? Perche' anche lui e' vittima della comune stupidita' umana. Pensa che non potra' sopravvivere, senza appartenere a qualcosa. Ma non e' necessario appartenere a qualcuno, a qualcosa, o a un gruppo. Non e' nemmeno necessario innamorarsi. Chi ve l'ha detto? E' necessario essere liberi. E' necessario amare. E' tutto qui: questa e' la vostra vera natura.Ma la verita' e' che mi state dicendo che volete essere desiderati. Volete essere applauditi, volete essere attraenti, con tutte le scimmiette che vi corrono dietro. State buttando via la vostra vita. (Svegliatevi)! Non ce n'e' bisogno. Potete essere felici e beati senza tutto questo. La vostra societa' non sara' lieta di sentire quello che ho detto, perche' quando si aprono gli occhi e si capisce questo concetto si diventa spaventosi. Come si puo' controllare una persona cosi'? Non ha bisogno di nessuno, non si sente minacciata dalle critiche, non si cura di quel che pensa o dice la gente di lei. Ha tagliato tutti questi fili: non e' piu' un pupazzo. E' spaventoso. "Dobbiamo liberarcene. Dice la verità.; non ha piu' paura; non e' piu' umano". (Umano!) Guardate! Finalmente un essere umano! Si e' liberato della propria schiavitu', della propria prigione. Nessun evento giustifica un sentimento negativo. Non c'e' situazione al mondo che giustifichi un sentimento negativo. Ecco cosa hanno tentato di dirci, di urlarci i nostri mistici, fino ad avere la voce roca. Ma nessuno ascolta. Il sentimento negativo e' dentro di voi. Nel Bhagavad-Gita, il libro sacro degli induisti, Krishna dice ad Arjuna: "Buttati a capofitto nella battaglia, e tieni il tuo cuore ai piedi di loto del Signore". E' una frase meravigliosa. Non dovete fare nulla per acquisire la felicita'. Il grande Meister Eckhart ha detto con parole superbe: "Dio non si raggiunge attraverso un processo di addizione di qualcosa nell'anima, ma attraverso un processo di sottrazione". Non si deve far nulla per essere liberi. Bisogna abbandonare qualcosa. Allora si e' liberi. Mi viene in mente, a questo proposito un detenuto irlandese che, scavato un tunnel sotto il muro della prigione, riesce a fuggire. Sbuca nel bel mezzo del cortile di una scuola materna, dove stanno giocando dei bambini. Naturalmente, quando emerge dal tunnel, non riesce piu' a trattenersi e inizia a saltare e ballare, gridando: "Sono libero! Finalmente, dopo tre anni, sono libero!". Una bambina, a pochi passi da lui, gli lancia un'occhiata invidiosa e ribatte: "Beato te! A me ne restano altri due da passare qui dentro!". La quarta fase: come si possono cambiare le cose? Come potete cambiare voi stessi? Ci sono molte cose da capire qui, o meglio, una sola cosa che si puo' esprimere in molti modi. Immaginate un paziente che va dal dottore per dirgli di cosa soffre. Il dottore dice: "Bene, ho capito i suoi sintomi. Lo sa cosa faro'? Prescrivero' un farmaco al suo vicino!". Il paziente risponde: "Grazie mille, dottore: mi sento gia' molto meglio". Non e' assurdo? Eppure e' proprio quel che facciamo tutti noi. La persona addormentata pensa sempre che si sentira' meglio se sara' qualcun altro, a cambiare. Si soffre perche' si e' addormentati, pero' si pensa: "Come sarebbe meravigliosa la vita se qualcun altro cambiasse; come sarebbe meravigliosa la vita se il mio vicino cambiasse, mia moglie cambiasse, il mio corpo cambiasse". Vorremmo sempre che fosse qualcun altro a cambiare, in modo da sentirci meglio. Ma vi siete mai accorti che anche se vostra moglie cambia, o vostro marito cambia, su di voi non ha alcun effetto? Siete vulnerabili tanto quanto prima; addormentati tanto quanto prima. Siete voi ad avere bisogno di cambiare, ad aver bisogno della medicina. Continuate a insistere: "Mi sento bene perche' il mondo va bene". (Sbagliato)!" Il mondo va bene perche' io mi sento bene. E' quel che dicono tutti i mistici. (Anthony De Mello)
Con l'augurio che questo brano possa essere utile a molti.
Luigi

Per info:luiscer@tiscali.it

Sito web:
www.migliorolamiavita.it

09 aprile 2009

che cos'è il Rebirthing

Il rebirthing è un metodo da me sperimentato direttamente, come diverse delle Terapie Naturali brevemente accennate in questo blog.
E’ un’esperienza che posso definire particolare e che non è stata limitata solo al
momento dell’apprendimento della tecnica, ma che è continuata anche nel tempo.

Come altri metodi terapeutici porta l’individuo ad una maggior conoscenza di se stessi.
Pertanto è un metodo che può accompagnare la crescita di ciascuno, ed è sempre adatto perché cambia con noi e ci sostiene a sentirci sempre più protagonisti
della nostra quotidianità, il tutto in modo semplice e naturale, proprio come il respiro.

Leonard Orr è riconosciuto da tutti come il fondatore del movimento chiamato Rebirthing. Per sua ammissione (“La storia del Rebirthing raccontata dal suo
fondatore”), questa non fu una scoperta improvvisa, ma il risultato di una serie di esperienze e intuizioni. Richiese, infatti, circa tredici anni, anche
se negli anni 1974-75 questo processo subì una decisa accelerazione, giungendo alla primordiale e ortodossa forma di questo metodo.

Leonad Orr ebbe le prime esperienze di respirazione spontanea immerso nell’acqua calda, durante questi momenti sperimentò forti sensazioni fisiche e ebbe
intense reazioni emotive. Spesso queste esperienze facevano riemergere ricordi legati alla nascita. Orr notò che dopo queste respirazioni i ricordi non
si presentavano più e al loro posto c’era un senso di maggior libertà, ecco perché a questo metodo venne assegnato il nome di “Rebirthing”, che letteralmente
significa “rinascita”.
Dopo aver raggiunto una chiara dimestichezza con la respirazione circolare, cominciò a insegnarla ad altri. Così osservò il manifestarsi delle stesse reazioni
da lui provate. Da osservatore si rese conto che i ricordi legati alla nascita e il relativo trauma erano elementi ricorrenti nella maggior parte delle
persone.
Le prime esperienze di Rebirthing vennero effettuate in acqua calda. Orr riteneva, infatti, che questo fosse un elemento fondamentale per far riemergere
i ricordi della nascita. “Le persone, in acqua, venivano a trovarsi in un grembo e istantaneamente regredivano alla loro nascita o a condizioni prenatali
di consapevolezza”. L’acqua aveva una temperatura di circa 38°, simile a quella del corpo umano. In seguito si accorse che alcuni praticanti dovevano essere
allontanati dall’acqua per poter proseguire la propria esperienza, così nacque il Rebirthing “a secco”. Mentre prima le persone si immergevano in acqua
sdraiati sul dorso o a faccia in giù, utilizzando un boccaglio per respirare, ora era sufficiente si sdraiassero su un materassino. In questo caso chi
respirava poteva abbandonarsi alle stesse sensazioni ma in una situazione di maggior sicurezza.
La pratica del Rebirthing
“a secco” dava la possibilità al praticante di far riemergere altri ricordi oltre a quelli legati alla nascita. Si intuì che questa respirazione era in
grado di far rivivere blocchi emotivi ed energetici, permettendo di scioglierli definitivamente.
Nel 1977 Leonadr Orr compì il suo primo viaggio in India dove incontrò uno yogi chiamato Babaji. Quest’ultimo definì il Rebirthing come lo “yoga per gli
occidentali”. L’incontro con Babaji accrebbe l’interesse di Orr per il concetto di immortalità fisica, argomento che lo aveva affascinato fin dal 1962
e che ancor oggi studia e sviluppa di pari passo alla pratica del Rebirthing.
I viaggi che seguirono, uno all’anno circa, ebbero una decisa influenza sull’apparato teorico che propose in seguito e che d’ora in poi trasse alcuni elementi
provenienti dalle tradizioni indiane.
Orr afferma che l’essere umano è afflitto da cinque cause di sofferenza, che egli stesso a definito “i cinque grandi” e che sono:
1 Il trauma di nascita
2. La disapprovazione dei genitori
3. La pulsione di morte
4. Le negatività specifiche
5. Le vite precedenti


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luiscer@tiscali.it
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