30 dicembre 2008

Anche tu contribuisci alla PACE

Ritengo utile proporvi questoCONTRIBUTO ROSACROCIANO ALLA PACE


Contribuisco alla pace quando mi sforzo di esprimere il meglio di me stesso nelle mie relazioni con gli altri

Contribuisco alla pace quando metto la mia intelligenza e le mie competenze al servizio del Bene

Contribuisco alla pace quando provo compassione verso tutti coloro che soffrono

Contribuisco alla pace quando considero tutti gli esseri umani come miei fratelli e sorelle, qualunque siano la loro razza, cultura e religione

Contribuisco alla pace quando mi rallegro per la felicità degli altri e prego per il loro benessere

Contribuisco alla pace quando ascolto con rispetto e tolleranza le opinioni divergenti od opposte alle mie

Contribuisco alla pace quando invece della forza adopero il dialogo per regolare ogni conflitto

Contribuisco alla pace quando rispetto la natura e la preservo per le generazioni future

Contribuisco alla pace quando non cerco d’imporre agli altri il mio concetto di Dio

Contribuisco alla pace quando faccio della pace il fondamento del mio ideale e della mia filosofia

Con l’augurio che il nuovo anno porti a tutti abbondanza di Salute,Saggezza , Prosperità e Pace.
Luigi

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25 dicembre 2008

Onde d'Amore

In questi giorni festivi interrompo momentaneamente gli scritti relativi alle Terapie Naturali,
per invitarvi a riflettere su alcuni messaggi Spirituali, che qualcuno ha ben definito:” Onde d’Amore”

"In verità, la purezza mentale è alla base del coraggio, e la fonte della purezza mentale è l'amore.
Solo l'amore può liberare l'uomo e la donna dalla buia prigione del passato
e condurli alla luce della verità.
L'amore e la libertà sono interdipendenti.
L'amore può sorgere solo in un cuore libero dai pensieri del passato.
Solo quando ci sarà amore dentro di noi, la mente sarà libera.
Quando la mente è libera, si raggiunge una completa libertà nella vita".

AMMA
Sri Mata Amritanandamayi Devi
Amma è ritenuta in tutto il mondo guida spirituale e benefattrice dell’Umanità per il suo immenso amore e per i progetti di solidarietà»
»

Se sviluppiamo amore e rispetto per Madre Natura, ciò porterà consapevolezza ad ogni nostra azione»

Naturalmente i vostri commenti saranno sempre graditi.

Luigi

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21 dicembre 2008

respirare di meno vivere di più 1 - continua

Proseguendo il discorso sulla respirazione cito qui di seguito alcune considerazioni riportate dalla dott.sa Rosa Maria Chicco nel suo libro: “Respirare di meno vivere di più”, Che io comdivido completamente.

….Vorrei ora esporre delle considerazioni amare, ma purtroppo non infondate, su alcune circostanze che, pur evidenti, sfuggono in genere all’attenzione di un pubblico a volte troppo fiducioso.
1. La ricerca medica si concentra più sullo studio delle varie malattie che sul modo di mantenere una salute ottimale.
2. Pur senza nulla togliere allo spirito d’abnegazione e all’idealismo della stragrande maggioranza dei medici e ricercatori, la pratica e la ricerca medica sono (anche) delle grandi occasioni di affari (per dottori, ospedali, produttori di attrezzature mediche e medicine, ecc. ...); chi è interessato a questi affari non è, in genere, interessato a mantenere sane le persone; al contrario, più le persone si ammalano, tanto meglio per gli affari.
3. E’ nell’interesse di questi affaristi medici (pochi, ma spesso influenti) che si preoccupano soprattutto del guadagno che si può trarre dalle malattie, criticare e ridicolizzare; e preferibilmente rendere illegali i sistemi in grado di esercitare un’efficace azione preventiva e di mantenere sana la popolazione.
4. L’istruzione e la ricerca medica sono finanziate in gran parte da industrie chimiche e farmaceutiche, che sono in grado di influire sulle decisioni in merito all’istruzione medica e alla fornitura di mezzi finanziari a determinate ricerche anziché ad altre.
5. Le persone che controllano le imprese chimiche - uno dei settori industriali più potenti - sono in una situazione particolare. Da una parte possono inventare, fabbricare e mettere in vendita additivi alimentari, conservanti e coloranti, dolcificanti artificiali, solventi e detersivi inquinanti e dannosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente, e dall’altra traggono grandi benefici dalle malattie della gente, alla quale vendono medicine.
6. Gli affaristi medici cercano di convincere la popolazione che l’unico modo per curare le malattie, a parte la chirurgia, è quello di ingurgitare medicine. Ci si fa credere che per ogni malattia vi sia una cura, sotto forma di un preparato farmaceutico.
7. I medici sono pagati in base al numero di pazienti che visitano, il che induce molti a lavorare in fretta e furia per vedere il maggior numero di pazienti possibile.
8. I dottori che riescono a guarire i loro pazienti con spirito d’osservazione, pazienza e ragionamento e che non si adeguano alla dottrina medica ortodossa in auge al momento rischiano non solo critiche, ma anche laperdita dell’autorizzazione a praticare, anche di fronte a centinaia di manifestazioni di gratitudine da parte dei pazienti guariti.
E’ noto, infine, che negli Stati Uniti ogni azienda farmaceutica, che voglia ottenere dalla onnipotente FDA l’autorizzazione ad immettere sul mercato una nuova medicina, deve prima provarne l’efficacia in varie fasi di sperimentazione, con un costo dì molti miliardi.
E’ ovvio, quindi, che le aziende abbiano interesse a sperimentare solo medicine brevettabili dalle quali, una volta immesse sul mercato, si possano ottenere ricavi superiori alle spese sostenute per la sperimentazione.
E’ questo uno dei motivi per i quali, ad esempio, non vengono condotte adeguate ricerche sugli effetti di sostanze naturali (piante, erbe, vitamine, minerali, ormoni nella loro forma naturale, ecc. ...) e, quindi, non brevettabili; figurarsi perciò quale interesse possano avere le aziende farmaceutiche a finanziare delle ricerche sul respiro e sull’aria!
L’aria non e~brevettabile o vendibile; è l’essenza stessa della libertà! Ed anche se qualche ricerca venisse effettuata da enti universitari e scientifici veramente indipendenti dalle aziende farmaceutiche, credete veramente che vi sarebbero molti ospedali e dottori pronti ad accettare e diffondere delle scoperte, che dimostrano il beneficio immenso che può derivare per la salute da una tecnica respiratoria che può essere imparata ed usata in molti casi senza bisogno di medici e di costosi trattamenti ed attrezzature?
In queste condizioni, è un miracolo che le ricerche effettuate in Russia stiano iniziando a diffondersi.
Un grosso aiuto viene da Internet, che accelerando in modo esponenziale la diffusione di informazioni in tutto il mondo, rende ormai difficile sopprimere, come non raramente è avvenuto in passato, quelle notizie alla cui divulgazione “l’establishment” medico-farmaceutico non ha interesse….

Esamineremo prossimamente un po’ più da vicino i tre luoghi comuni in materia di respirazione.

Nel frattempo sono sempre graditi vostri Commenti.

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19 dicembre 2008

che cosa sappiamo della respirazione?

COSA SAPPIAMO SULLA RESPIRAZIONE?

Mi piace in questo scritto riportare alcuni brani del libro: “Respirare di meno e vivere di più” di Rosa Maria Chicco che ci aiuta a riflettere su alcuni luoghi comuni legati alle tradizionali conoscenze sulla respirazione.


L’importanza della respirazione
Nell’arco di 24 ore respiriamo circa 25.000 volte e non possiamo sopravvivere più di pochi minuti senza respirare, mentre possiamo restare giorni senza bere e settimane senza mangiare.
E’ chiaro, dunque, che tra le tre funzioni la più importante è di gran lunga il respirare, seguito dal bere ed infine dal mangiare.
L’attenzione e gli studi scientifici hanno, invece, seguito una scala di priorità e importanza esattamente opposta. Un’infinità di studi (in cui si è sostenuto tutto e il contrario di tutto) è stata dedicata all’alimentazione; poco si è ricercato sul bere e ancor meno sul respirare.
Naturalmente, sono state studiate le malattie respiratorie e nei libri di fisiologia è descritto il processo respiratorio; ma, quanto alle modalità del respiro in una persona sana, si trova ben poco. Nei libri di medicina ci si limita ad osservare che normalmente si respira dalle 10 alle 20 volte al minuto; il che significa che in 24 ore si respira normalmente dalle 14.400 alle 28.800 volte.
La differenza tra le due cifre è grande, tanto da far pensare che il fatto di respirare 10.000 (o magari 5.000) volte al giorno, anziché 30-35.000 volte, (e riempiendo ognuna di queste volte i polmoni completamente, o a metà, o per un quarto), qualche differenza sulle condizioni fisiche e sulla salute delle persone dovrebbe pur produrla.
Se si sapesse quali sono queste differenze avremmo a disposizione una delle leve più importanti per mantenere o riacquistare la salute. E invece, vi è mai capitato che il medico, quando vi ha visitati, abbia controllato quante volte respirate al minuto, se eseguite una respirazione toracica o addominale, se respirate dalla bocca o dal naso, e infine quanta aria respirate ogni volta?
Esistono apparecchi per misurare il volume massimo d’aria che può essere inalato, che sono usati per le persone che presentano malattie respiratorie, ma in genere il medico non cohtrolla quanta aria inalano normalmente le persone (ancora) sane o che soffrano di malattie non respiratorie.
Come se il modo di respirare non avesse alcuna rilevanza sulle malattie non prettamente respiratorie!
Chi si azzardasse a chiedere al proprio medico quale sia il modo migliore di respirare per restare sani verrebbe considerato un po’ “stravagante”. La stessa cosa accadeva fino a non troppi anni fa a chi chiedeva cosa dovesse mangiare per restare in buona salute.
Ancora poco tempo fa, ad esempio, l’autorevole Associazione Medica Americana (AMA) asseriva categoricamente che il tipo di alimentazione seguita non aveva alcuna influenza sulle probabilità di ammalarsi di cancro!
Ora, a quanto pare, si è capito che il modo in cui mangiamo tre volte al giorno qualche influenza sulla salute forse ce l’ha!; ma si continua a pensare che il modo in cui respiriamo decine di migliaia di volte al giorno sia irrilevante!
L’unico consiglio dato a questo proposito da medici e fisioterapisti (a parte quello di recarsi in località con aria pura o di montagna, purtroppo non molto utile per chi deve vivere in città inquinate!), è in pratica quello di “respirare profondamente”.
Regnano incontrastati, in questa materia, tre principi fondamentali, mai messi in dubbio e comunemente accettati non solo dall’uomo della strada ma anche dagli esperti, e cioè:
1) L’organismo regola automaticamente ed inconsciamente, tramite il sistema nervoso, il ritmo respiratorio; non bisogna interferire tramite la volontà per cambiare questo ritmo naturale, che è sempre il migliore a seconda delle circostanze.
2) Più profondamente si respira e più ossigeno si inala, meglio è.
3) L’anidride carbonica emessa nell’esalazione è solo un prodotto di scarto; è sufficiente preoccuparsi di non accumularne troppa restando a lungo in ambienti dall’aria viziata, ma è impossibile averne troppo poca; più se ne esala, meglio è.
Quando però si cerca di andare un po’ più a fondo e di indagare sulle basi scientifiche di questi tre principi, in genere presentati come verità inconfutabili, si trova ben poco, e ci si sente dire che “sono evidenti” e “assodati” da sempre, tanto da non necessitare particolari prove e spiegazioni.
Ebbene, molti importanti progressi scientifici si sono verificati quando qualche scienziato, senza preoccuparsi di esser preso per “matto”, ha iniziato ad interrogarsi ed a mettere in dubbio teorie e principi che sembravano ovvi alle persone “di buon senso”.
E questo è proprio quello che hanno iniziato a fare i medici e scienziati russi Buteyko, Petrakovich, Frolov ed altri, le cui scoperte verranno in parte illustrate negli articoli che prossimamente verrannno pubblicati su questo blog.

Sono gradite vostre considerazioni ed osservazioni in merito.

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14 dicembre 2008

Che cos'è l'Omeopatia

Oggi vi voglio presentare alcuni principi fondamentali dell’Omeopatia.


Che cos'è l’omeopatia?

Principio fondamentale dell'omeopatia è che il paziente va trattato nella sua totalità tenendo conto della sua individualità e peculiarità. Non esiste una medicina specifica per una particolare malattia, ma esiste invece una medicina per l'individuo afflitto da quella patologia.

L'individuo e non la malattia è da trattare.
L'omeopata deve considerare tutti i sintomi che contraddistinguono il soggetto come individuo.
La vita infatti vive nel tutto, nell'unità, nella continuità, quindi anche la malattia si colloca in questa esperienza unitaria. L'Omeopatia è medicina
di tutto l'uomo nella sua totalità indivisibile e si preoccupa di cogliere tutte le esperienze umane nella sua globalità.
Solitamente il disturbo presente nel soggetto non è mai un evento isolato, è parte di una sequenza; l'omeopata prende in considerazione la storia famigliare,
l'infanzia e tratta non solo i sintomi presenti ma la loro sequenza.
I principi sono descritti da
Hahnemann, fondatore di questa disciplina, e li enuncia nel suo libro "Organon", suo principale testo:

Similia similibus curantur: il simile cura il simile
Secondo Hahneman per curare una malattia occorre utilizzare un rimedio molto simile alla problematica che si presenta e che corrisponda al suo profilo
mentale. Ad esempio, per le punture di api, si utilizza il rimedio "apis mellifica", che proviene dalle api stesse.

Dosi infinitesimali
Il secondo principio dell'omeopatia dice che gli elementi costituenti i vari rimedi vanno diluiti in dosi infinitesimali: in questo modo nel rimedio rimane
l'informazione biologica, alla quale l'organismo e la mente del paziente reagiranno, portando verso la guarigione.

La specificità dei rimedi
Secondo Hahneman ogni rimedio deve avere una specificità medicamentosa e provocare nel paziente delle reazioni così uniche che nessun'altra sostanza o
rimedio possa produrre gli stessi effetti.

Dall'alto verso il basso e dal dentro verso il fuori
Questo principio indica le modalità tipiche della guarigione omeopatica: i rimedi agiscono in senso centrifugo, cioè eliminando la malattia partendo dal
suo nucleo scatenante e solo successivamente i sintomi.

Se avete usato questo trattamento sono ben accetti vostri Commenti.

Luigi
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09 dicembre 2008

che cos'e la meditazione

Che cos’è la meditazione?
Oggi è con un particolare sentimento gioioso che mi accingo a presentare una breve descrizione su una pratica che a mio avviso può essere considerata in cima alla scala delle Terapie Naturali: “La MEDITAZIONE”.
Qui di seguito vi propongo un brano di uno dei maestri che io ritengo più importanti del secolo scorso: “osho”.

La meditazione è Gioco
La meditazione non è una cosa della mente, è qualcosa al di là della mente. E il primo passo sta nell'essere giocoso. Se giochi, la mente non può distruggere la tua meditazione. In caso contrario, la trasformerà in un'altra ossessione dell'ego, ti renderà molto serio. Comincerai a pensare: «Sono un grande meditatore, sono più santo degli altri. Il mondo intero è attaccato solo alle cose materiali - io sono religioso, io sono virtuoso». Questo è ciò che succede a migliaia di cosiddetti santi, moralisti, puritani: stanno solo giocando i giochi dell'ego, sottili giochi dell'ego.
Quindi voglio eliminare tutto questo alle radici, sin dall'inizio. Mentre mediti gioca. La meditazione è una canzone da cantare, una danza da danzare. Prendila come un divertimento e ti sorprenderà vedere che se riesci a giocare, la meditazione fa passi da gigante.
Ma mentre siedi in silenzio non aspiri a una meta, stai semplicemente provando un grande piacere, stai semplicemente gioiendo nello stare seduto in silenzio - non aspiri a poteri da yogin, miracoli, siddhi. Tutto ciò è un'assurdità, la stessa antica assurdità, lo stesso vecchio gioco, giocato con nuove parole, a un altro livello...
La vita in quanto tale dev'essere presa come uno scherzo cosmico - ed ecco che improvvisamente puoi rilassarti, perché non c'è niente per cui essere teso. E proprio in quel rilassamento qualcosa comincia a cambiare dentro di te - un cambiamento radicale, una trasformazione - e le piccole cose della vita cominciano ad avere un significato nuovo, un'importanza nuova. Allora niente è piccolo, ogni cosa comincia ad avere nuova fragranza, nuova aura; s'incomincia ad avvertire una sorta di religiosità diffusa. Non si diventa cristiani, non si diventa indù, non si diventa musulmani, si diventa semplicemente amanti della vita. S'impara solo una cosa, come gioire nella vita.
E gioire nella vita è la strada verso Dio. Danza la tua strada verso Dio, ridi la tua strada verso Dio, canta la tua strada verso Dio!

Con l’augurio che questo scritto possa essere utile a molti.

Luigi
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07 dicembre 2008

soffrologia - considerazioni e suggerimenti

Con questo articolo si conclude una descrizione sommaria della soffrologia, almeno per quanto riguarda la parte teorica.
Invece,le indicazioni relative agli esercizi pratici saranno descritte prossimamente su richiesta specifica.
Per il momento si può far riferimento al testo in formato word e pdf,nonché alla registrazione da me effettuata in mp3, presenti e scaricabili dal sito:
www.migliorolamiavita.it
con la denominazione:”Rilassamento Energetico” e “Rilassamento Guidato”.
Infatti queste due registrazioni hanno come impostazione un esercizio basato sulla tecnica soffrologica.
Qui di seguito sono riportate alcune considerazioni di carattere generale che potranno essere
utili per una migliore comprensione degli aspetti filosofici su cui si basa la Soffrologia.
Più che un rilassamento e più che un’analisi, la sofrologia è un metodo evolutivo che consente all’uomo di spiccare il volo verso orizzonti illimitati, secondo le motivazioni personali e la direzione che si è prefisso. Obiettivo della sofrologia è migliorare e progredire, interpretando i segnali che il corpo trasmette, nei quali sono, per così dire, codificati la storia, i pensieri, i dolori, le emozioni e le gioie di ciascuno di noi.
Occorre comprendere, accettare, amare se stessi per comprendere, ascoltare e amare gli altri. “Amerai il prossimo tuo come te stesso”: è un precetto evangelico, ma lo troviamo anche in Confucio.
Nulla è stato inventato, tutto esiste, fin dalla notte dei tempi, ed è scolpito nel più profondo dell’essere. Perciò la sofrologia si ispira a metodi e concezioni religiose risalenti a epoche molto antiche: è terapeutica, nel senso che ci consente di conquistare il benessere, ma è anche evolutiva, nel senso che ci fa passare da un certo benessere al benessere totale. In quanto riflessione profonda e spiritualista, consente di passare dal benessere alla gioia di vivere, all’estasi - quella sperimentata dai mistici.
Il cammino è lungo ma è praticabile, anche per noi occidentali, che siamo impregnati di pragmatismo, fretta e materialismo. Sappiate che la luce porta sempre alla luce, e che l’ombra spinge sempre verso l’ombra.
Io vi dico: prendete e provate quel che vi aggrada, non importa se siete orientali oppure occidentali. Dice Antoine de Saint-Exupéry, pilota e scrittore, autore del Piccolo principe:
Nessuno si eleva interiormente se non contando sulle proprie forze, attingendo le energie dal fiume cosmico e dalla fonte del divino.
Volare verso tutte le dimensioni non è il sogno degli uomini? Osservando il cielo, l’uomo ha sempre cercato da quella parte una risposta al problema dell’esistenza, prima che Gesù Cristo predicasse la buona novella e prima che Antoine de Saint-Exupéry prendesse la penna. La verità è che ogni uomo è un po’ un pilota, perché è al timone della propria vita. Noi voliamo continuamente con il pensiero, che non riconosce i confini tracciati nello spazio e che è nostro, non dimentichiamolo: nessuno può levarcelo. Imparate dunque a usare i vostri strumenti, perfezionatevi e lanciatevi anche voi, ma solo quando siete sicuri di aver completato a dovere i vostri preparativi. Non saltate i passaggi intermedi, ogni essere possiede potenzialità diverse, al momento in cui arriva sulla Terra. Utilizzate e armonizzate i vostri talenti, attivateli con la cultura. Adesso siete pronti per intraprendere il viaggio. Lanciatevi! Attenti, non bruciate le tappe, altrimenti vi capiterà come a Icaro, il figlio di Dedalo, che fece liquefare la cera delle sue ali avvicinandosi troppo al sole... Il sole, astro di vita, è fonte di luce per chi sa attendere.

Che questo scritto possa essere d’aiuto per molti.

Sono auspicabili vostri commenti.

Luigi

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29 novembre 2008

soffrologia - applicazioni pratiche

Nel brano che segue saranno descritti brevemente alcune applicazioni della tecnica soffronica nella vita quotidiana: attività sportiva, nel lavoro, nello studio e nella preparazione del parto.

Potenziamento delle facoltà naturali
L’uomo possiede un insieme di facoltà a lui connaturate, cioè presenti dalla nascita:
• Intelletto, cioè intuizione, razionalità.
• Volontà: da questa facoltà nasce l’anelito verso la libertà e la capacità di concentrazione.
• Energia: è la capacità di trasformare un’idea in un fatto.
Potenziando le sue facoltà naturali il sofronizzato registrerà rilevanti miglioramenti nelle seguenti aree:
• studi, lettura, lavoro ecc. (sfera dell’intelletto);
• capacità decisionale (sfera della volontà);
• creatività, salute e resistenza agli sforzi fisici e mentali.
Potenziamento delle prestazioni sportive
La sofrologia favorisce l’espansione delle potenzialità dello sportivo, sul piano fisico e quello psichico. In particolare le tecniche della sofrologia conferiscono al gesto dello sportivo maggiore incisività, ne coordinano tutto l’assetto corporeo, affinano le percezioni, rendono più penetrante l’intuizione, favoriscono la contrazione e decontrazione muscolare, migliorano il recupero energetico e agevolano la circolazione sanguigna, aumentano il rendimento delle trasformazioni energetiche e la resistenza allo sforzo. Le tecniche sofrologiche sono di grande aiuto per far fronte all’idea del confronto con il rivale, combattono lo stress, impediscono l’insorgenza di stati d’animo negativi come la paura della sconfitta, il timor panico ecc. durante la gara. Lo sportivo allenato con il supporto delle tecniche sofrologiche mette in pratica, al momento della prova decisiva, i riflessi acquisiti durante gli allenamenti. Per esempio, prima di una gara di vela, lo skipper e i membri dell’equipaggio possono seguire un allenamento sofronico, che li aiuti a visualizzare il percorso, “sentire” la barca, sviluppare l’intuizione per stabilire una strategia d’azione e il coordinamento delle azioni stesse, e per recuperare le energie fisiche, avendo la possibilità di dormire il meno possibile.
Potenziamento della produttività
Le tecniche sofroniche consentono di rendere più compatto e dinamico un gruppo di lavoro, conferendo ai singoli componenti del gruppo la possibilità di affermarsi e la voglia di partecipare. In particolare essi traggono i seguenti vantaggi, spendibili sia all’interno del gruppo sia al suo esterno:
• aumento del rendimento;
• incremento dell’efficienza;
• maggiore rapidità decisionale;
• migliore fiducia in sé.
Anche in questo caso, naturalmente, le tecniche sofrologiche contribuiscono a diminuire lo stress.
Miglioramento della capacità di studio
Le tecniche sofrologiche favoriscono la concentrazione, la memoria (visiva e uditiva) e soprattutto neutralizzano la tensione, presente prima e dopo gli esami.
Preparazione al parto
Le tecniche sofrologiche, grazie anche all’importanza assegnata all’esercizio di una respirazione consapevole, contribuiscono efficacemente a preparare la gestante al parto. Permettono di progettare e visualizzare il ritorno a casa della puerpera e contribuiscono efficacemente a controllare la depressione postnatale. Favoriscono infine il dialogo tra madre e bambino.

Che questo scritto possa essere di beneficio per tutti coloro che lo leggono.
Luigi

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22 novembre 2008

soffrologia - principi fondamentali

E' giunto il momento in cui è indispensabile descrivere brevemente alcuni principi sui quali si basa la Soffrologia.


Principi di sofrologia

La sofrologia ricerca l’equilibrio della persona mettendo in comunicazione il corpo con la mente. Si occupa perciò dell’entità corpo-mente, intesa come un insieme unitario, allo scopo di accrescere tutti i nostri potenziali. Da questo punto di vista è corretto affermare che la sofrologia converge con l’olismo (dal greco hólos = tutto, intero), la teoria biologica secondo la quale l’organismo dev’essere studiato in quanto totalità organizzata.

Definizioni
Si può affermare che la sofrologia è la scienza degli stati di coscienza e dei livelli di vigilanza. Questa formulazione si basa su due definizioni “ufficiali”, quella della Scuola Francese e quella del professor A. Caycedo.

Definizione della Scuola Francese: La sofrologia è la scienza che studia la coscienza umana, le sue modificazioni di stato e le variazioni dei livelli di vi­gilanza, nonché i mezzi idonei a produrre queste modificazioni.

Definizione del professor A. Caycedo: La sofrologia è una nuova scienza, o meglio una scuola scientifica, che studia la coscienza umana, le sue mo­dificazioni e i mezzi fisici, chimici e psichici che possono trasformarla, a scopo terapeutico, profilattico o pedagogico, nell’ambito medico.
Riassumendo, la sofrologia può anche essere definita come una scienza che armonizza il corpo e la mente, per conoscere meglio se stessi, adattarsi meglio agli altri e al proprio ambiente.
Gli obiettivi principali della sofrologia possono essere esposti in questi termini:
_ valorizzazione della personalità, autocontrollo, armonizzazione del corpo e della mente;_
preparazione alla pratica degli sport; _
prevenzione e guarigione delle malattie psicosomatiche.

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Per conseguire l’obiettivo basilare della sofrologia (la “sofronizzazione”, cioè l’equilibrio salutare e la sua consapevolezza), il sofrologo induce nel paziente uno stato di veglia cosciente caratterizzato da un ritmo cerebrale alfa: è un ritmo di attività biolettrica che denota il raggiungimento dello stato di rilassamento fisico e psichico. Gli strumenti di cui si serve il sofrologo sono il terpnós lògos e la visualizzazione. La sofronizzazione può anche essere intesa come un viaggio che abbia per meta la coscienza interiore: un ritorno al “sé” più autentico.

Differenze rispetto all’ipnosi
L’ipnosi, corrisponde a uno stato anomalo della coscienza, prossimo al sonno, con parecchi punti di contatto • talora • con il sonnambulismo. Un individuo in stato ipnotico è passivo, sia fisicamente sia mentalmente.
La sofrologia richiede invece il conseguimento di uno stato di coscienza attiva, soprattutto uno stato di benessere: il cervello funziona al ritmo alfa, al quale corrisponde un rilassamento autentico sul piano fisico e mentale.

Nel prossimo articolo saranno fatte alcune considerazioni sulle onde cerebrali.
A presto.

Luigi

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17 novembre 2008

soffrologia 6 - continua

Con questo scritto si concludono i riferimenti delle origini della Soffrologia.

Con la speranza di aver almeno suscitato una apprezzabile curiosità relativa a questa tecnica poco conosciuta.
Con l’augurio che questi scritti ed i prossimi possano essere utili a molti.

Lo zen
Il termine “zen” è giapponese, ma deriva dal cinese eh’an, che a sua volta deriva dal sanscrito dhyàna, che significa scuola di meditazione buddhistica. Il nucleo della dottrina zen è il seguente: la parte più profonda dell’essere umano è divina (natura perfetta del Buddha). La presa di coscienza di tale natura è intuitiva, quindi interiore. Questa dottrina assegna un’importanza basilare alla meditazione e alla ricerca della bellezza, molto più utili della riflessione razionale (la natura del buddha è “inafferrabile” dalla ragione).
Lo yoga
Yoga significa, in sanscrito, “unione” (la radice indoeuropea di questa parola è la stessa del latino tugum, da cui deriva, in italiano “giogo”). Lo yoga è, come abbiamo visto, una tecnica di autodisciplina psicosomatica, cioè un sistema per controllare congiuntamente corpo e spirito. Comporta quindi l’esecuzione di esercizi fisici e psichici che devono essere svolti di pari passo, tenendo presente che il corpo è soggetto al controllo della mente. Lo yoga non è legato a una dottrina religiosa particolare, ma è una tecnica utilizzabile da tutti i gruppi religiosi o culturali e ha destato l’interesse di pensatori e scienziati nell’intero corso della storia. L’esperienza pratica dello yoga si basa su concezioni psicofisiologiche che favoriscono l’uso intenso delle possibilità psicosomatiche. Nella pratica yoga si ipotizza che il corpo sia formato da cinque elementi, o tattwa:
• Akasha (spazio)
• Vayu (aria)
• Tejas (fuoco)
• Apas (acqua)
• Pnthvi (terra)
Vayu
Pnthvi
Akasha
Apas
Tejas

I cinque tattwa, gli elementi nel corpo
• la terra, rappresentata dalle parti solide (ossa);
• l’acqua, rappresentata dai liquidi organici;
• il fuoco, rappresentato dalla bile;
• l’aria, rappresentata dal respiro;
• lo spazio, rappresentata dagli organi cavi.
Dei tre elementi attivi - acqua, fuoco e respiro - quello che più interessa lo yoga è il respiro (prana). Esso circola nei “canali” dell’intero organismo. La respirazione è solo una parte della funzione del respiro, quella che mette in relazione le masse aeriformi organiche (“spiriti” secondo il significato originario di questa parola) con l’aria esterna. È il respiro che trasporta le percezioni fra gli organi dei sensi e il cuore, dove esse si combinano per alimentare il funzionamento della mente. Inoltre, è un soffio interiore quel che fa muovere le membra. Tutta l’attività vitale dipende dal respiro, che è un po’ come il “primo motore”.
Ma l’elemento essenziale del metodo yoga è la regolazione della respirazione, l’unica direttamente influenzabile dalla volontà: il suo andamento agisce indirettamente sull’attività degli “spiriti” (nel senso detto sopra) e, attraverso questi, su tutto l’insieme, strettamente connesso, di corpo e spirito. La concentrazione mentale si associa spesso alla ritenzione del respiro: perciò se ne prolunga la durata, per favorire la meditazione e la fissazione della mente su un oggetto prescelto. Lo yoga è anche praticato per superare i confini dei poteri umani comuni ed entrare nel mondo del prodigioso (siddhi}, dove è possibile la levitazione e la conoscenza del pensiero altrui. Concepire il prana - la sottile energia vitale che anima tutto l’universo, compresa la materia che sembra inerte - per gli occidentali è molto difficile, mentre per gli orientali questo concetto è, si può dire, innato. Tale nozione non è però esclusiva degli indiani: sia pure in forme diverse, si ritrova pressoché in tutti i popoli dell’antichità. I greci lo chiamavano pneuma, i cinesi e’hi, gli egizi ka, gli ebrei rvah ecc. L’acquisizione, la manipolazione, l’assimilazione e la diffusione di questa forza sottile costituiscono i fondamenti dello yoga.
Come definire il prana?
Non è semplice. Gli indù affermano che il prana è la somma delle energie contenute nell’universo. Dato che per loro vi è analogia fra il macrocosmo (l’universo) e il microcosmo (l’uomo), se ne deduce che il prana è la somma delle energie che alimentano l’essere umano. È dunque un’energia vitale e cosmica che, arrivando a contatto del corpo, assume una forma speciale e gli da la vita: però non agisce direttamente sul corpo fisico, ma indirettamente, tramite un intermediario che prende il nome di “corpo pranico”.
Gli yogin controllano il prana per realizzare una perfetta armonia con la natura. Essi per mezzo del pensiero sentono e fanno circolare il prana nel corpo e oltre il corpo: il pensiero è un’onda d’energia che si diffonde nello spazio. Non si dimentichi che il prana è contemporaneamente forza motrice della respirazione e forza sottile che si manifesta con il respiro.
Non è l’aria, non entra nella sua composizione chimica, e tuttavia è nell’aria... Non entra neppure nella formula dell’acqua, ma è nell’acqua.
È nella luce solare, è nel cibo, è nella parola (d’altra parte la fonazione, cioè l’emissione vocale, dipende dal prana). In breve, il prana è immateriale, imponderabile, impercettibile, ma è dappertutto, impregna la nostra vita e da esso traiamo la nostra sostanza.
Che cos’è il corpo pranico?
Secondo la concezione orientale, il corpo pranico è formato dalla totalità delle energie che circolano nel nostro corpo fisico.
È alimentato dal prana e replica, in un certo senso, il corpo fisico. Sebbene i due corpi siano correlati e interdipendenti, il corpo pranico si caratterizza per una sua anatomia e fisiologia.
È un vero organismo, certamente sottile ma strutturato e congegnato, in cui ogni parte concorre a dar vita all’insieme, compreso il corpo fisico.
Il corpo pranico modella e influenza il corpo fisico: se è in buona salute, il corpo fisico è sano; se è disturbato, il corpo fisico è malato; se cessa la sua azione, il corpo fisico muore e ridiventa materia inerte.
Il ritmo del prana
Occorre rilevare che se il prana è assorbito dal suo ambiente, cioè dal corpo pranico, ciò avviene grazie all’intervento del corpo fisico e ai suoi organi d’assorbimento: il naso, la bocca, la pelle...
Il naso, respirando l’aria, è il principale organo d’acquisizione del prana: ma non bisogna sottovalutare il ruolo della bocca, più esattamente della lingua, e quello della pelle. L’aria è il nostro alimento primordiale. Da essa attingiamo praticamente tutta la nostra sostanza. Gli yogin sanno che il prana dell’aria è il loro nutrimento fondamentale, perciò sono abilissimi nell’assimilarlo. Il prana è dunque correlato alla respirazione.
Lo si inspira dal naso, penetra nel corpo con lo stesso ritmo della respirazione ma, quale elemento fondamentale e attivo del corpo, possiede anche un suo ritmo: la sua energia assume uno stato di polarizzazione variabile durante la giornata, positiva o negativa, secondo le ore.
Potete sperimentarlo voi stessi: otturatevi una narice, poi l’altra. Constaterete che il volume d’aria inspirata è diverso. Se prevale a destra, siete nella fase d’assorbimento positivo, se prevale a sinistra siete nella fase d’assorbimento negativo. Fra i due processi vi è sempre un momento intermedio, in cui la respirazione delle due narici è perfettamente equilibrata.
L’IMPORTANZA DEL PRANA E DELL’ATMAN IN SOFROLOGIA
Il prana rappresenta la forza, il soffio, l’energia fisica, la forza vitale che viene dal più profondo del nostro essere e grazie alla quale tutti gli esseri possono interagire.
L’atman, o il “sé” - l’intima essenza di ogni cosa, assimilabile a ciò che in Occidente chiamiamo anima - sta nel più profondo di ogni creatura. Tale nozione è collegata all’universale, perché è identica alla realtà suprema, il brahman della filosofia induistica.
Le nozioni di prana e atman sono fondamentali nella sofrologia. Il controllo della respirazione - per mezzo di esercizi fisici - comporta l’ottimizzazione del flusso del prana, mentre l’atman consente l’evoluzione della coscienza. Sono nozioni parallele ma complementari, come si vede nel prospetto seguente.
PRANA
ATMAN
forza vitale
anima
potenza
il sé
espressione
presa di coscienza
soffio vitale
evoluzione
Respirazione
conoscenza
energia esterna
elevazione
Presa di coscienza di ciò che ci circonda
Riassumendo i termini della questione possiamo concludere affermando che per raggiungere l’assoluto, l’illuminazione e la serenità, l’India ricercava (e ancora oggi ricerca) un ritiro dalla vita attiva, attraverso il pieno controllo della psiche. L’Occidente persegue lo stesso obiettivo mediante un’attività controllata e riflessiva: si valorizza la giusta attività in opposizione all’attivismo.
La sofrologia, d’altra parte, costituisce come un ponte fra le due tradizioni, quella orientale e quella occidentale, attraverso le due tappe fondamentali dell’ipnosi e della psicanalisi.

Prossimamente presenterò alcuni approfondimenti entrando nel merito della tecnica.
A presto.

Luigi

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15 novembre 2008

soffrologia 5 - continua

Proseguendo una breve descrizione delle radici della soffrologia nella tradizione Orientale oggi prendiamo in considerazione Il Taoismo e Gli Ayurveda.

Il taoismo
Il taoismo è la via mistica della saggezza cinese: esorta i suoi adepti alla vita contemplativa e all’indifferenza per il successo sociale. In questo senso si discosta notevolmente dal confucianesimo, la cui etica prescrive che l’uomo debba realizzare il suo successo nella società civile e nell’impero. Tao (che in cinese significa “via”) indica il cammino, la fonte, il motore interno dell’universo: grazie al tao si sviluppa l’atto spontaneo, come genuina conseguenza dell’impulso naturale. Il tao è dunque un’energia sottile. Il taoismo consiglia il “non agire”: non va inteso però come un’esortazione all’ozio, ma un modo di rispettare la vera natura delle cose, conformandosi al movimento e all’armonia della vita universale. In sintesi, il taoismo condanna ogni brutale intervento umano nel ritmo naturale delle cose. Il taoismo assegna grande importanza a ritmo e armonia, due nozioni molto importanti nel sistema concettuale dalla sofrologia.
Un taoista medita sull’equilibrio dei prìncipi opposti
Gli Ayurveda
La medicina indiana è basata sugli Ayurveda, che spiegano lo stato di salute come il risultato di un’interazione degli elementi dell’organismo con il tempo meteorologico e l’alternarsi delle stagioni.
Secondo gli Ayurveda gli elementi costitutivi del corpo sono gli stessi dell’Universo:
• lo spazio o il vuoto (akasha);
• il vento o l’aria (vayu);
• il fuoco (tejas);
• l’acqua (apas)
• la terra (prillivi).
Altri testi aggiungono agli elementi sopra menzionati il pensiero (cetano). L’uomo è dunque in stretto rapporto con il Cosmo ed è egli stesso un tutt’uno. Il simbolismo dell’Uomo totale della medicina indiana, che la sofrologia ha fatto suo, è basato sulle figure del cerchio, della croce e del quadrato, associati alle tre “regioni” del corpo umano. Il cerchio corrisponde alla testa; la croce al cuore e al diaframma; il quadrato al bacino, al sesso e alle gambe. Troviamo tracce di questo simbolismo in tutto il pensiero orientale, in particolare nello yoga.
Gli elementi
Akasha (Vuoto): vuoto interatomico, intercellulare, interplanetario, interstellare, intergalattico. Spazi delle cavità nasali, nell’apparato respiratorio, nella bocca, nello stomaco, negli intestini, nei vasi ecc. Trasmissione del suono, udito, voce.
Vayu (Aria): movimento muscolare, cardiaco, diaframmatico, peristaltico. Movimento dei fluidi corporei, del sangue, degli impulsi nervosi ecc. Trasmissione della percezione tattile, movimenti della mano.
Tejas (Fuoco): digestione, enzimi, metabolismo, temperatura basale. Visione. Intelligenza. Movimento dei piedi. Eritrociti (globuli rossi).
Apas (Acqua): liquidi intercellulari, plasma, linfa, leucociti (globuli bianchi). Secrezioni ed escrezioni. Gusto. Lingua e genitali esterni (pene e clitoride).
Prithvi (Terra): minerali. Apparato locomotore (ossa, muscoli, tendini ecc.). Pelle e annessi cutanei (peli, capelli, unghie). Odorato. Naso e ano.
• Il cerchio ha attinenza con la metafisica (spirito, divino, immaginario), ed è in relazione con la comunicazione non verbale (intuizione, sensazioni).
• La croce racchiude in sé tutte le nozioni spirituali dell’individuo: emozioni psicologiche, sacro, simbolico. Qui la comunicazione è d’ordine simbolico.
• Il quadrato è tutto ciò che è in relazione con il fisico, il profano, la vita istintiva. La comunicazione è verbale.
L’armonia fra l’Essere e il Cosmo è perfettamente riflessa in questa rappresentazione, che permette scambi energetici fra i tre livelli. Se uno di essi non vibra, si ha una ripercussione negativa sugli altri due e quindi una disfunzione. Ai nostri giorni gli studi ayurvedici conoscono una rinascita fra i medici indiani.
Le basi essenziali, ma non esclusive, di tali studi sono i Samhita di Carake e Susrata, due studiosi che proclamano una via razionale al benessere, senza ricorrere più di tanto a magia o misticismo.

Prossimamente verranno presi in considerazione lo Zen e lo Yoga.
Con l’augurio che questi scritti possano essere di beneficio per molti.

Luigi

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11 novembre 2008

soffrologia4continua

Saranno presentati qui di seguito alcuni riferimenti relativi alla TRADIZIONE ORIENTALE

Caycedo ha innestato i suoi studi nella tradizione occidentale, ma ha anche saputo trarre profitto dal patrimonio di conoscenze racchiuso nella tradizione orientale. In particolare sono molto importanti per lo sviluppo della sofrologia gli elementi tratti da:
• la religione dei Veda;
• l’induismo;
• il buddhismo;
• il taoismo;
• gli Ayurveda;
• lo zen;
• lo yoga.
Presenteremo di seguito i dati essenziali di questa tradizione, che sono alla base di molte tecniche sofroniche (tipiche cioè della sofrologia) per la conquista della serenità.

La religione dei Veda
Questa religione è la più antica dell’India, dove fu portata dagli invasori ariani, venuti dalla Persia (Iran). Si sviluppò nell’area lambita dal fiume Indo e da lì si diffuse in tutto il paese verso il XII secolo a.C. I Veda (“scienza” in sanscrito), che costituiscono la più antica produzione letteraria in sanscrito (una delle numerose lingue indoeuropee), comprendono quattro raccolte di libri, composti tra il 1500 e l’800 a.C. All’inizio le dottrine religiose dei Veda erano tramandate oralmente. Le quattro raccolte che costituiscono la parte principale dei Veda sono:
• Rìgveda: la più antica raccolta di poesie e canti dedicati alle divinità.
• Samaveda: raccolta di melodie sacre.
• Yajurveda: rituale dei sacrifici.
• Atharvaveda: formule d’incantesimi e pratiche magiche. La religione dei Veda prescrive il culto pubblico delle divinità, praticato con riti sacri (liturgia) e costituisce il nucleo intorno a cui si è sviluppato tutto il pensiero indiano; l’induismo e il buddhismo, importantissimi per la genesi della sofrologia, nascono nel solco della tradizione vedica.
L’induismo
Nell’area religiosa indiana al periodo vedico fece seguito nell’800 a. C. quello cosiddetto del brahmanesimo (dal nome di brahman, la forza animatrice dell’universo), a sua volta sostituito dall’induismo (dopo il 500 a.C). Le due principali divinità, Shiva e Vistimi, quelle più venerate, assunsero con il passar del tempo una funzione di preminenza nel pantheon indiano (cioè nell’insieme delle divinità che erano fatte oggetto di culto). Non venne però trascurata la nozione di brahman, principio assoluto, impersonale, intorno alla quale gravitano le speculazioni degli Upanishad (mistici). Le classiche vie di salvezza dell’induismo sono:
• Karmayoga: inizia come eresia.
THOMAS HUXLEY
Teologi, medici, neurolodisciplina dell’atto, salvezza mediante l’agire virtuoso, il lavoro.
• Jnànayoga: disciplina della conoscenza (contemplazione mistica che è espressione dell’identità del nostro Io profondo, 1’Atman, e del brahman).
• Bhaktiyoga: disciplina della devozione, salvezza mediante l’amore per la incia come eresia.
THOMAS HUXLEY
Teologi, medici, neurolodivinità.
Nella grande corrente dell’induismo s’inseriscono a pieno diritto lo yoga, che indica una tecnica speciale di autodisciplina, e la cosiddetta via tantrica, che richiede una severa iniziazione (tantra significa in sanscrito “trama, testo”). Il tantrismo, con il suo aspetto magico, rituale e mistico, segue la via tracciata dall’Atharvaveda e dagli Upanishad vedici. Le pratiche sessuali occupano un posto importante nel tantrismo, quantomeno nelle scuole che privilegiano la nozione di Shakti (energia femminile), principio attivo e creatore, rispetto al principio maschile, inattivo.


IL BUDDISMO
Il buddhismo è una via alla salvezza che l’uomo può procurarsi con le sole sue forze. Il Buddha non nega necessariamente l’assoluto, ma non lo fa intervenire nella salvezza dell’uomo. Questa via deriva dalla conoscenza e dalla presa di coscienza del vuoto di tutte le cose. Non vi è un principio di unità e questo porta alla “estinzione” del dolore. Il buddhismo fu quindi introdotto in Tibet nel VII secolo d.C. Il buddhismo monastico o “piccolo veicolo” mira alla salvezza del singolo attraverso la vita religiosa. Corrisponde a un percorso salvifico (di salvezza) più breve. Al contrario, il buddhismo del “grande veicolo” attenua l’opposizione tra vita monastica e vita laica, e prevede un percorso più lungo, dove la salvezza dipende dall’intervento benevolo degli altri - dei buddha e dei bodhisattva (i “candidati al risveglio”).

Nei prossimi articoli daremo alcuni cenni su:
• il taoismo;
• gli Ayurveda;
• lo zen;
• lo yoga.

Naturalmente sono gradite vostre considerazioni cliccando su “COMMENTO”

Luigi

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08 novembre 2008

soffrologia 3 - continua

Tra i precursori della Soffrologia tralascio le note relative a: JEAN-MARTIN CHARCOT, SIGMUND FREUD, CARL GUSTAV JUNG,
Wilhelm Reich, ma credo importante riportare alcune informazioni su
“ALFONSO CAYCEDO”.

Il termine “sofrologia” è relativamente recente: è stato coniato alla fine degli anni cinquanta da un neuropsichiatra, il dottor Alfonso Caycedo (nato a Bogotà, in Colombia, nel 1932) che, sulla scia dei grandi maestri sopra citati si dedicò allo studio dell’ipnosi, associandola a varie tecniche di rilassamento, in particolare a quelle di training autogeno.
Caycedo, che aveva una cultura classica, osservò che nel Carmide2, un’opera di Platone sulla saggezza scritta in forma di dialogo, si descrive uno stato psicosomatico vicino all’ipnosi, che è definito come “sofronizzato”. Nell’antica Grecia si entrava in questo stato particolare grazie al terpnós lògos3’, una maniera di parlare dolce, lenta, monotona.
L’opera di presenta Socrate che s’intrattiene discorrendo con Carmide. Costui è afflitto dal mal di testa e Socrate accetta di curarglielo, purché il giovane sia disposto a sperimentare l’incantesimo. Esso agirà sull’anima calmandola e, di conseguenza, la mente e il corpo troveranno sollievo. Intavolano quindi una discussione sulla nozione di sòphrosyné. Per comprendere l’importanza e il significato di questo dialogo, il termine sòphrosyné va inteso non come “saggezza”, ma piuttosto come “mente sana”. Dice dunque Socrate:
Ti dirò francamente qual è quest’incantesimo [...]. Esso, Carmide, è tale che non può guarire la testa da sola. Forse tu sai già quel che dicono i buoni medici a chi, essendo malato agli occhi, si reca da essi per essere curato: gli dicono che non è possibile guarire gli occhi da soli, ma è necessario curare insieme anche la testa, se si vuole che la cura per gli occhi abbia buon esito. D’altra parte, credere di poter curare la testa da sola, indipendentemente dal corpo intero, è una grande scioccheria. Secondo questo ragionamento, sottoponendo tutto il corpo a un adeguato regime di cura, essi cercano di guarire la parte insieme con il tutto.
La sofrologia fa dunque riferimento al potere della parola, cioè al’”incantesimo”, che è l’azione dell’”incanto” (in greco: epodè). “Incanto” significa, letteralmente, “cantare formule magiche”.
2 Si veda’ Platone, Carmide, m “Dialoghi filosofici di Platone”, voi I, Tonno, 1970
3 Letteralmente “discorso soave”

Nei prossimi articoli entreremo nel merito della TRADIZIONE ORIENTALE
Buone lettura e che questi scritti possano essere utili a tutti voi.

Luigi


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01 novembre 2008

soffrologia 1 - continua

Come promesso oggi continua il discorso sulla Soffrologia, presentando uno dei precursori della tradizione occidentale.

LA TRADIZIONE OCCIDENTALE
Ogni nuova verità comincia come eresia.
THOMAS HUXLEY
Teologi, medici, neurologi e psichiatri dell’Occidente, studiosi diversi e di differente valore hanno contribuito alla scoperta e al perfezionamento delle tecniche terapeutiche basate sull’ipnosi, applicandole e sperimentandole sulle persone in situazioni e per scopi spesso molto diversi tra loro. Alcuni però, che presenteremo qui di seguito, hanno avuto un’importanza fondamentale per la nascita e lo sviluppo della sofrologia.
JOAO C. DE FARIA
Completati gli studi di teologia, all’età di ventiquattro anni Joao C. de Paria (1756-1819) fu ordinato sacerdote a Roma; in seguito fu nominato abate. Fece molteplici ricerche sul sonno e a lui si deve la scoperta della suggestione ipnotica. Spiegò che l’ipnotizzatore non aveva poteri speciali e che l’agente attivo era in realtà l’ipnotizzato. Dimostrò che una persona desiderosa di prestarsi all’esperimento poteva essere indotta a uno stato di sonno lucido.
La tecnica di Paria si basa sulla suggestione verbale: la persona si adagia comodamente, chiude gli occhi e si concentra intensamente sul desiderio di sonno. L’ipnotizzatore ripete alcune parole (dormi, dormi...). Un interessante sviluppo di questo metodo fu la sua applicazione come analgesico negli interventi chirurgici e per ottenere l’amnesia postoperatoria (cioè per la rimozione del ricordo della sofferenza). Nella scia di Paria nacque l’ipnosi moderna e la creazione della Scuola di Nancy e della Scuola di Parigi, o della Salpétrière1.
1 Salpétrière, che letteralmente significa “fabbrica di salmtro” è il nome di un ospedale di Parigi, edificato dove prima sorgeva, appunto, una tale fabbrica

Prossimamente saranno presentati gli altri precursori della Soffrologia.
A Presto.

Luigi

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23 ottobre 2008

Che cos'è la Soffrologia?

La sofrologia è lo studio dell’armonia della coscienza, la ricerca dell’equilibrio, di un maggior benessere e di una forma di saggezza.
L’etimologia stessa della parola, opportunamente scomposta e analizzata, ci fornisce una chiave d’interpretazione illuminante: “sofrologia” deriva dal greco, dall’aggettivo sóphrón e dal suffisso logia, che a sua volta deriva dal sostantivo lògos.
ETIMOLOGIA E SIGNIFICATO DELL’AGGETTIVO “SÒPHRÓN’
SOS = sano
Phrèn = mente emotività
Sòphrón = prudente, equilibrato, sensato
ETIMOLOGIA E SIGNIFICATO DELLA PAROLA “SOFROLOGLV
Sòphrón = prudente, equilibrato, sensato
Lògos = discorso, studio, trattazione
Sofrologia = scienza, o metodo, o disciplina per il conseguimento di un equilibrio salutare
La sofrologia comprende un insieme di metodi e di esercizi per modificare i livelli di consapevolezza. Per capire bene il significato e la portata del termine “sofrologia”, si pensi che questa disciplina nasce dalla fusione di due tradizioni di pensiero, quella orientale e quella occidentale, limitandoci però a rilevare quel che è strettamente pertinente alla nostra disciplina

Prossimamente entreremo nei dettagli più particolareggiati di questa tecnica.
A presto

Luigi

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18 ottobre 2008

respirazione e salute: il sistema nervoso

In questo brano voglio riprendere l’argomento relativo al sistema nervoso considerato però anche dal punto di vista della respirazione basata sulle tecniche orientali.
Il brano che segue è tratto dal libro: Respirazione e salute di Ramacharaka.

Le teorie scientifiche occidentali relative alla respirazione si limitano all’assorbimento dell’ossigeno ed alla sua funzione nel sistema circolatorio,
, mentre la teoria yogi prende in considerazione anche l’assorbimento del prana e le sue manifestazioni nel sistema nervoso.

Nell’uomo si divide in due sistemi: il sistema cerebro-spinale ed il sistema neuro-vegetativo.
Il sistema cerebro-spinale è costituito da tutta quella parte di sistema nervoso contenuta nella cavità cranica e nel canale spinale (il cervello ed il midollo), nonché dai nervi che sono la continuazione di quelli.
Questo sistema presiede alle funzioni della vita animale come volizioni, sensazioni, ecc.
Il sistema neuro-vegetativo include tutta quella parte del sistema nervoso localizzato principalmente nella cavità toracica, addominale e pelvica.
Esso controlla processi interni come la circolazione, la digestione e la respirazione.
Il sistema cerebro-spinale controlla tutti e cinque i sensi, ed è l’impulso che spinge l’Ego a pensare, manifestare il pensiero e mettersi in comunicazione col mondo esterno.
Questo può paragonarsi ad un sistema telefonico, essendo il cervello l’officina centrale, il midollo spinale ed i nervi rispettivamente i cavi ed i fili.
Il cervello è una massa di tessuto nervoso che si divide in tre parti: il cervello propriamente detto, che occupa la parte anteriore, media e posteriore del cranio, il cervelletto, che ne riempie la parte posteriore inferiore ed il midollo allungato che è il principio del midollo spinale ed è collocato si fronte al cervelletto.
Al cervello è dato il compito di espletare le funzioni intellettuali; il cervelletto invece controlla i movimenti dei muscoli volontari.
Dal midollo allungato e dal cervello si dipartono i nervi cranici che si estendono a varie parti del cranio e ad alcuni organi dell’apparato respiratorio, del torace e dell’addome.
Il midollo spinale, che riempie il canale della colonna vertebrale, è una massa di sostanza nervosa che si ramifica nelle vertebre in nervi diretti a tutte le parti del corpo.
Esso è paragonabile ad un grande cavo telefonico ed i nervi a fili di uso particolare.
Il sistema neuro-vegetativo consiste in una doppia fila di ganglî paralleli alla colonna vertebrale, ed in altri ganglî distribuiti nella testa, nel collo, nel petto e nell’addome.
I gangli sono grossi raggruppamenti di cellule nervose, e sono in relazione tra loro per mezzo di filamenti, e con il sistema cerebro-spinale per mezzo di nervi motori e sensitivi.
Dai gangli si ramificano numerose fibre che si dirigono agli organi del corpo, ai vasi sanguigni, ecc.; gli stessi in alcuni punti incontrandosi vanno a formare ciò che si conosce come plesso.
Il potere o la forza, che si trasmette dal cervello a tutte le parti del corpo per mezzo dei nervi, è conosciuto dalla scienza occidentale come forza nervosa, ma lo yogi sa che essa non è altro che una manifestazione del prana che possiede caratteri simili a quelli della corrente elettrica.
Senza il prana, il cuore non può palpitare, né i polmoni respirare, né il sangue circolare; il cervello stesso non potrebbe pensare ed infine tutta la macchina del corpo non funzionerebbe.
Quando si considerano tutti questi fatti, appare evidente a tutti l’importanza dell’assorbimento del prana ed il valore della scienza della respirazione.
entale considera plesso solare l’agglomerarsi dei nervi simpatici e dei gangli che si trovano nelle varie parti del corpo. La scienza yogi insegna che in realtà il plesso è una parte molto importante del sistema nervoso, in quanto funziona come una specie di cervello e disimpegna una delle missioni più importanti dell’economia del corpo umano.
La scienza occidentale pare accostarsi a poco a poco al riconoscimento di questa teoria che gli yogi hanno da secoli: alcuni studiosi occidentali moderni hanno infatti denominato il plesso cervello addominale.
Esso è situato nella regione epigastrica, dietro la bocca dello stomaco ed a ciascun lato della colonna vertebrale.
È composto da materia bianca e grigia somigliante a quella del cervello.
Controlla i principali organi interni e disimpegna un compito molto più grande di quanto si riconosca; infatti, senza entrare profondamente nella teoria yoga, basti dire che gli yogi lo considerano come deposito centrale di prana.
Si sa che un forte colpo dato sul plesso solare può produrre la morte, ed i lottatori approfittano di questa vulnerabilità per abbattere i loro avversari, colpendoli in quella regione.
Il nome di solare è ben scelto per questa parte, perché esso irradia forza ed energia in tutto il corpo, e perfino il cervello dipende da esso come deposito di gran quantità di prana.
Presto o tardi la scienza occidentale riconoscerà la funzione reale del plesso ed esso occuperà nei suoi insegnamenti un posto molto più importante di quanto occupi attualmente.
capitolo sesto
Sono gradite vostre opinioni e considerazioni od esperienze in merito.

Luigi

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16 ottobre 2008

Che cosa sono le Costellazioni Famigliari?

Oggi voglio riprendere il discorso iniziato qualche tempo fa’ sulle Costellazioni Famigliari allo scopo di rendere più facilmente comprensibile questo aiuto terapeutico.
Che cosa sono?
Sono uno strumento pratico ed efficace per guardare alle proprie problematiche da un diverso “punto di vista”.

Il padre delle Costellazioni è lo psicoterapeuta Bert Hellinger che ha creato nuove metodologie nella terapia familiare e sistemica che hanno riscosso
vasto consenso presso terapeuti e clienti; ha scoperto l'esistenza degli "Ordini dell’Amore", dinamiche nascoste che spesso provocano malattie, conflitti
e dipendenze.

La causa è spesso da ricercarsi in un rapporto doloroso, per cui un individuo replica a sua insaputa il destino di un membro familiare.

Il compito del Costellatore è far emergere queste dinamiche nascoste, così che il soggetto riconosca la realtà per ciò che è.

La nostra capacità di rilassarci in ciò che veramente siamo e vivere il nostro potenziale, è fortemente influenzata dal posto che occupiamo nella nostra
famiglia di provenienza o nella nostra famiglia attuale.

Spesso, per amore e bisogno di appartenenza, prendiamo inconsciamente nel nostro sistema familiare un posto che non ci spetta.

Assumiamo su di noi i sentimenti di altri, o rimpiazziamo persone che sono state rifiutate o escluse dal sistema.

Nel far ciò ci carichiamo sulle spalle i loro fardelli e cerchiamo di adempiere un destino che non ci appartiene.

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10 ottobre 2008

ecologia e salute

Il rapporto equilibrato delle forze tra i regni
animale, vegetale e minerale,
ossia l’equilibrio ecologico,
è di importanza vitale per l’uomo

Se non esiste un rapporto sano ed equilibrato tra uomo, animali, piante ed anche minerali, l’uomo, con il passare del tempo, non è in grado di sopravvivere, poiché dipende dal rapporto delle forze tra i regni animale, vegetale e minerale.
Le essenze vitali degli animali, piante e minerali sono forze cosmiche che sono in armonia, nell’unità con le forze dell’infinito. Se l’uomo agisce contro il mondo animale e vegetale e contro il regno minerale, egli opera contro la Legge dell’unità, dell’armonia.
Chi agisce contro la Legge universale dell’armonia si separa dalla corrente diretta, dalla vita. Chi agisce contro la Legge universale dell’unità consuma sempre più le proprie forze fisiche, che cerca a fatica di conservare con cibi e prodotti stimolanti.
Da ciò derivano sofferenza, malattie. Una conseguenza è, anche in questo caso, che i mondi animale e vegetale si estinguono a poco a poco e l’uomo, infine, ritorna all’età della pietra, nella quale deve vivere di stenti.
Ciò che l’uomo distrugge volutamente, con il passare del tempo si estingue nell’esteriore. Gli animali che portano un determinato potenziale di forze che contribuisce all’equilibrio ecologico si riducono sempre più. Le piante medicinali, che con la loro irradiazione contribuiscono alla guarigione dell’uomo e degli animali e a sanare tutta l’atmosfera, sono contaminate da radiazioni atomiche e si estinguono. Per ora rimangono quindi le pietre. Ma che cosa ne può fare l’uomo? Ben poco.
Sono poche considerazioni che sembrano banali, ma sulle quali vi invito a riflettere e lasciare i vostri commenti nel link sotto indicato con Posta commento.

Con l’augurio che questi scritti possano essere di beneficio per molti.

Luigi

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06 ottobre 2008

l'importanza del sistema nervoso

Il complesso determinante che può rendere l’uomo dinamico oppure opprimerlo ed incolparlo, in base alle sensazioni, ai pensieri, alle parole ed alle azioni dell’uomo, è costituito proprio dai suoi pensieri.
Con le proprie negatività, l’uomo disarmonico agisce quindi costantemente sul proprio sistema nervoso, che è la rete di collegamento con l’anima. Egli contrae i sottili nervi vitali, attraverso e lungo i quali fluisce la forza spirituale, la vita, che desidera mantenere sano il corpo e donargli gioia di vivere.
Dato che molti non conoscono la forza dei pensieri, il corpo deperisce nonostante le cure esteriori, ed anche l’anima, la conformazione spirituale che si trova nell’uomo, che è il libro della vita, si adombra sempre più. L’anima registra in sé tutti i moti e le tendenze dell’uomo, le sue sensazioni, i suoi pensieri e tutti i processi che avvengono in lui e su di lui.
Se il sistema nervoso è contratto, nel corpo fluisce poca forza vitale. Di conseguenza, l’uomo crea nuove cause oppure fuoriescono colpe dell’anima, dato che egli entra in campi di vibrazione che permettono a queste colpe di manifestarsi sotto forma di effetti.

In ogni cellula del corpo si trovano il conscio, il subconscio e la coscienza spirituale. Se il sistema nervoso, che è il terreno di risonanza del corpo, si contrae ed è quindi disarmonico, l’eterna forza vitale può alimentare le cellule solo in minima misura. Di conseguenza, sia nel conscio, sia nel subconscio delle cellule penetrano, sotto forma di vibrazioni, forze contrarie che paralizzano l’attività dell’insieme delle cellule. Da ciò risultano nuovamente malattie e disturbi che si manifestano e divengono attive in molti modi diversi. Quindi, il sistema nervoso registra ogni attimo le sensazioni, i pensieri, le parole e le azioni dell’uomo, come pure le risonanze che provengono dall’ambiente circostante, sia le vibrazioni positive, sia quelle negative. Se l’uomo è orientato verso la materia, egli assorbirà da essa le diverse vibrazioni negative e ne verrà contagiato. Da ciò risulta un’ulteriore tensione del sistema nervoso, che può dare origine ad altri disturbi e malattie. 

Prossimamente verranno presentate altre considerazioni, nel frattempo sarebbe interessante conoscere le tue opinioni ed i tuoi pareri cliccando sul link sottostante:
COMMENTI.

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05 ottobre 2008

possibili cause ed origini delle malattie

A questo punto ritengo utile fare alcune considerazioni sulle possibili origini e cause della maggior parte delle malattie.

Il ruolo del sistema nervoso nell’insorgere delle malattie.

Il plesso solare, che è un complesso centrale di nervi nell’uomo, è un importante punto di intersezione nel sistema nervoso. Esso può essere notevolmente influenzato. Se questo punto di intersezione e tutto il sistema nervoso vengono coinvolti in dissonanze di diverso tipo, ne possono conseguire malattie.
Le dissonanze si formano, per esempio, a causa di suoni, di colori forti oppure scuri, di pensieri di odio, di invidia, di lite, di pensieri assillanti e inutili, di gravi problemi e preoccupazioni, così come se continuiamo a pensare a cose già passate da tempo, se non riusciamo a perdonare oppure a causa di altre difficoltà dalle quali l’uomo non riesce a staccarsi.
Chi si lascia assillare dai propri pensieri e dai propri desideri, chi si occupa ogni giorno dei propri problemi perde l’orientamento verso cose nobili e belle. Si sente sempre incompreso e sofferente. In questa condizione di apatia e di irritazione assorbe molte vibrazioni negative, ossia pensieri negativi che, in molti casi, attivano nel suo interiore una colpa, che si manifesta poi nell’uomo o su di esso sotto forma di malattia.
Le conseguenze non hanno origine a livello fisico, ma provengono dall’anima, perché il sistema nervoso, che è la rete di comunicazione tra corpo e anima, si è contratto, provocando una riduzione della forza vitale. Di conseguenza, nell’anima si ha un movimento più intenso, che può mettere in moto in essa colpe, ossia cause spirituali, che si manifestano poi nel corpo sotto forma di effetti.
Il sistema nervoso, chiamato anche rete nervosa, ha un ruolo fondamentale nell’insorgere di disturbi e malattie.
Ulteriori chiarimenti in merito saranno pubblicati prossimamente su questo blog.
Sono gradite vostre considerazioni ed opinioni. Grazie.

Per info:
luiscer@tiscali.it

25 settembre 2008

che cos'è il massaggio energetico riequilibratore?

Il massaggio energetico riequilibratore delle energie.

Hai problemi di stanchezza fisica e psichica, hai problemi causati da fastidiosi malesseri localizzati o diffusi in varie parti del corpo?
Hai fastidiose sensazioni di affaticamento causate da stres e da irrequietezza?
Ebbene, il Massaggio energetico riequilibratore delle energie ti può aiutare a stare meglio.
Che cosè il massaggio energetico riequilibratore?
E’ una tecnica di massaggio da me elaborata nel corso degli anni basata sostanzialmente sul massaggio Shiatsu.

Che cos'è lo Shiatsu?

Il massaggio Shiatsu è un trattamento in cui il terapista entra in relazione con il paziente attraverso il contatto manuale in modo da percepire lo stato di equilibrio energetico
sul quale deve lavorare. Così agendo, nel momento in cui tratta il paziente, ilterapista fa già una diagnosi energetica. Il rapporto terapista
e paziente è quindi bidirezionale.
Nella pratica la seduta di shiatsu avviene in un ambiente calmo e confortevole: generalmente il paziente è disteso a terra su un tappeto imbottito
o a volte seduto su una panca bassa o sdraiato su un lettino da massaggio, mentre il terapista può restare inginocchiato o in piedi. Esistono dei trattamenti
completi costituiti da una sequenza di manipolazionima può anche essere effettuato un trattamento specifico a seconda del problema.
La manipolazione è in genere molto piacevole e rilassante e consiste di trazioni e pressioni mantenute per alcuni secondi su aree precise, intercalate da
mobilizzazioni dolci delle articolazioni. Non viene mai forzata la mobilità naturale e non vengono "sciolti" con forza gli eventuali nodi di tensione (a
differenza di quanto avviene in alcune tecniche di massaggio tradizionale cinese e di massaggio terapeutico occidentale), ma si opera sempre attraverso
un bilanciamento graduale sino ad ottenere l'equilibrio.
La pressione può essere esercitata con la punta delle dita, con le nocche, con la palma delle mani, con la pianta dei piedi, col gomito o col ginocchio,
a seconda della posizione e dell'intensità di stimolazione ricercata. Usualmente si preferisce non operare direttamente sulla cute, perciò il paziente
indossa di solito un vestito leggero o una tuta. Non vengono utilizzati quindi olii o creme, come invece avviene in altri tipi di massaggio tradizionale.

A questa tecnica all’ccorrenza, io ho associato la Riflessologia, la digito-pressione e altre tecniche collegate.
La durata del trattamento è di 45 minuti circa.
Per informazioni puoi rivolgerti a:
Luigi Cerruti (tel. 0161_215419 oppure al 339.8331229)
Email: luiscer@tiscali.it
Sito web: www.migliorolamiavita.it

22 settembre 2008

il rilassamento energetico

Il rilassamento Energetico è una tecnica da me elaborata realizzando una registrazione in formato audio su cd ed in mp3 per aiutare coloro che conducono una vita stressante e non trovano mai un momento per fermarsi un attimo. Infatti allinizio dell’apprendimento la durata dell’ascolto della mia voce che ti aiuta a raggiungere un buon livello di rilassamento dura appena circa 15 minuti. Ma in seguito l’esercizio di rilassamento può effettuarsi in tempi molto più brevi.

Qui di seguito troverai un breve elenco degli stati di stress più frequentemente riscontrabili.

Innanzitutto distinguerei lo stress in due forme ben distinte, nonostante gli effetti percepiti dagli individui siano gli stessi.

Rientrano nel primo "gruppo" quelle forme di stress legate a particolari periodi dell’anno o che si presentano per brevi periodi nel corso dell’esistenza:
i primi ad esempio possono essere gli esami di maturità o gli esami universitari e di laurea, il matrimonio, la gravidanza, le vacanze, il Natale.

La seconda forma di stress comprende tutti quegli eventi le cui conseguenze si possono protrarre per un periodo di tempo più o meno lungo e che possono
anche portare situazioni psicologiche più pesanti se non affrontati per tempo con accorgimenti appropriati.

Appartengono a questo gruppo la perdita di una persona cara, il divorzio o la separazione legale, il pensionamento, problemi sessuali, il licenziamento,
la ricerca dell’impiego e quindi lo stato di disoccupazione.

Se volete potete lasciare nello spazio riservato ai commenti qualche vostra esperienza.
Invece per approfondimenti puoi visitare :
www.migliorolamiavita.it.

Luigi

Per info:
luiscer@tiscali.it

19 settembre 2008

cos'è il rilassamento guidato

Il rilassamento guidato è un metodo naturale da me sperimentato per raggiungere un buon grado di rilassamento per superare i problemi d’insonnia.
Consiste in una registrazione di un testo su cd audio od in formato mp3 da me realizzato che serve aiutare coloro che soffrono di insonnia. Infatti con l’ascolto della registrazione si raggiunge dopo un po’ di tempo un buon rilassamento fisico e psichico molto vicino alla solia del sonno che rende più facile il passaggio dallo stato di veglia a quello del sonno.
Uno dei motivi che più di frequente determina l'insonnia, in tutte le sue forme, è sicuramente la condizione psicologica e mentale della persona. La rabbia,
l'ira, l'ansia, lo stress, l'incapacità a gestire la situazione sono cause comuni a tante persone che soffrono d'insonnia.

Durante la notte attraversiamo cicli di sonno diversi tra loro e normalmente passiamo da momenti di veglia ad altri di sonno senza rendercene conto, generalmente
dopo la fase di sonno REM. Gli attimi di veglia sono talmente brevi che noi proprio non ce ne accorgiamo, ma in alcune persone questi risvegli sono più
lunghi del dovuto.

Il rilassamento mentale, e di conseguenza quello fisico, può rappresentare la soluzione del problema: ottenere questo risultato non è facile, perciò oltre
a rivolgerti al tuo medico di fiducia che possa aiutarti a limitare o a eliminare il fattore psicologico che è alla base dell'insonnia, puoi provare anche
metodi naturali che possono essere di aiuto. Ad esempio il rilassamento guidato...

Per informazioni più approfondite puoi consultare il sito:
www.migliorolamiavita.it

Con l’augurio chequesto possa essere di beneficio per la tua esistenza.
Cordialmente.

Luigi

Per info: luiscer@tiscali.it

16 settembre 2008

Costellazioni Famigliari

Oggi voglio richiamare la vostra attenzione sulle “Costellazioni Famigliari” ed invitarvi a non perdere questa meravigliosa occasione.

LE RADICI DELL’AMORE
i legami d'amore del sistema cui apparteniamo
vengono alla luce attraverso le Costellazioni Familiari.
Spesso dinamiche nascoste ci portano a vivere sentimenti
e comportamenti che ci disturbano, che non ci appartengono
ma non riusciamo a controllare.
Cosa ci impedisce, a volte in modo inspiegabile, di avere delle relazioni soddisfacenti e di condurre una vita serena?
Forse, senza saperlo, stiamo vivendo un destino che non è il nostro…

Nei laboratori che proponiamo lavoreremo secondo l’approccio sistemico di Bert Hellinger e, con l’aiuto degli altri partecipanti, rappresenteremo famiglie e relazioni.
Le Costellazioni comprendono l’esplorazione e lo scioglimento di “reti“ che riguardano:
- famiglia d’origine e quella attuale
- problemi di coppia
- conflitti tra genitori e figli
- problemi sul posto di lavoro, con colleghi, team o dirigenti

Un’esperienza umana toccante e profonda, un cammino dell’anima alla ricerca della propria identità.


Laboratorio di costellazioni Familiari

Sabato 27 settembre;
25 ottobre; 29 novembre 2008

14,30 - 18,00 contributo € 25

Borgata Saret, 23
Perosa - Demonte (CN)

Conduttore: Carla Costa
Trainer certificato TIR e Metapsicologia Applicata, Formatore Metodo Feuerstein e Facilitatore di Costellazioni Familiari.
Formatore Certificato docente e progettista AIF.

Da oltre 20 anni tiene conferenze, conduce corsi di formazione e crescita personale presso scuole, enti e associazioni, opera come consulente familiare, scolastico e personale.
Per 12 anni presidente dell’Associazione Methodotre e Direttore del Centro di Apprendimento Efficace, collabora con l’Istituto di Metapsicologia Applicata, il Ccentro Down Up e il Coordinamento Donne di Montagna.

Informazioni e prenotazioni:

Maria 0171 95489 (dalle 18 alle 20)
Carla 388 1181252 (dalle ore 9 alle 12 )

carla.costa@metaedizioni.com
www.istitutometapsicologia.it

14 settembre 2008

Che cos'e l'agopuntura

CHE COS’E’ L’AGOPUNTURA

Questo argomento forse doveva essere trattato per primo,essendo sia il massaggio Shiatsu che la riflessologia metodi derivati dalle conoscenze sperimentate dall’agopuntura. Infattti questa metodologia, che a avuto origine in Cina, risale a circa 5.000 anni fa’.Si dice tra l’altro, che i primi rudimentali aghi fossero schegge affilate di canna di bambù.
L’azione dell’agopuntura tende ad armonizzare l’energia del corpo stimolando punti ben precisi situati sui 12 canali (chiamati meridiani) energetici che corrono lungo il nostro corpo secondo ilprincipio yin yang, (polarità negativa e positiva).
I 6 meridiani yin sono situati prevalentemente nella parte anteriore del corpo e seguono la direzione dai piedi alla testa, mentre quelli yang sono situati in prevalenza nella parte posteriore del corpo e vanno dalla testa ai piedi. Secondo l’antica tradizione dell’agopuntura i punti situati sui 12 meridiani (che portano il nome dell’organo a cui corrispondono: polmoni, cuore, fegato ecc..) psono 365.
Oggi questa Medicina è più che mai valorizzata per la straordinaria efficacia verso le malattie a diffusione "sociale", nei riguardi delle quali la Medicina
Occidentale, nonostante il suo sofisticato tecnicismo, dimostra una drammatica impotenza fornendo rimedi sovente più dannosi del male.
Essa non è Medicina "alternativa", bensì integrativa della nostra Medicina Occidentale. Agisce secondo natura, e "PRIMO MEDICO" dell'uomo è la Natura.
Gli aghi vanno ad armonizzare, come interruttori che si aprono e si chiudono, la "Circolazione Energetica" del nostro organismo. Sistema Nervoso Centrale
e Periferico, insieme alle Bioenergie circolanti nei Canali, sono alla base sulla quale agisce l'Agopuntura.
La medicina tradizionale cinese comprende anche la Farmacologia Cinese,
la Ginnastica Energetica ed il Massaggio Dolce Cinese.


Se avete già sperimentato questo trattamento terapeutico sarebbe interessante conoscere la vostra opinione.
Grazie.

Luigi

Per info: Luiscer@tiscali.it
Sito web: www.migliorolamiavita.it
Blog: migliorolamiavita.blogspot.com

12 settembre 2008

Che cosè la riflessologia?

??Cosè la Riflessologia

Oggi vi propongo alcune note sulla riflessologia, che insieme allo Shiatsu ed ad altre tecniche energetiche, che man mano andremo ad esaminare anche se in modo non troppo approfondito per rendere il contenuto facilmente comprensibile al maggior numero di lettori, io utilizzo nei trattamenti che ho definito “massaggio riequilibratore delle energie”.
La riflessologia, è una terapia naturale che cura secondo lo stesso principio utilizzato dall’agopuntura e dallo shiatsu: ogni organo ha un suo punto corrispondente
in altre zone del corpo che, opportunamente sollecitate, agiscono sull’organo stesso spingendolo a reagire con una risposta automatica e involontaria.

Sappiamo che il corpo ricerca naturalmente l’equilibrio attraverso le sue capacità auto curative: la semplice pressione e il massaggio in determinati punti
facilitano e accelerano questo processo, in quanto lo stimolano a cercare in se stesso la forza e l’energia da distribuire agli organi e alle strutture
più deboli per migliorarne l’efficienza.

E’ una terapia curativa, ma la sua funzionalità principale rimane quella preventiva, che può essere utilizzata senza trascurare qualsiasi altra possibilità terapeutica.
Infatti,massaggiando quotidianamente i punti che riflettono il nostro punto debole che anche il più sano possiede, e quelli momentaneamente dolorosi si possonoprevenire ed alleggerire i vari disturbi perché si risveglia la vitalità
e si mette in moto la forza dell’intero organismo. Come funzioni non è ancora certo, qualcuno parla di canali attraverso i quali scorre l’energia, per
altri si tratta dell’azione di milioni di terminazioni nervose, per altri ancora le onde generate dal massaggio provocano una reazione chimica sugli organi
corrispondenti al punto massaggiato: le opinioni sono varie, non sappiamo esattamente come, ma il fatto è che funziona.


Luigi
Per info:
/luiscer@tiscali.it>
Sito web: www.migliorarelapropriavita.it

11 settembre 2008

La saggezza della guarigione - Che cos'è lo Shiatsu?

Il massaggio Shiatsu è un trattamento in cui il terapista entra in relazione con il paziente attraverso il contatto manuale in modo da percepire lo statodi equilibrio energetico sul quale deve lavorare.
Così agendo, nel momento in cui tratta il paziente, il terapista fa già una diagnosi energetica. Il rapporto terapista e paziente è quindi bidirezionale.
Nella pratica la seduta di Shiatsu avviene in un ambiente calmo e confortevole: generalmente il paziente è disteso a terra su un tappeto imbottito o a volteseduto su una panca bassa o sdraiato su un lettino da massaggio, mentre il terapista può restare inginocchiato o in piedi.
Esistono dei trattamenti completi costituiti da una sequenza di manipolazionima può anche essere effettuato un trattamento specifico a seconda del problema.
La manipolazione è in genere molto piacevole e rilassante e consiste in trazioni e pressioni mantenute per alcuni secondi su aree precise, intercalate damobilizzazioni dolci delle articolazioni.
Non viene mai forzata la mobilità naturale e non vengono "sciolti" con forza gli eventuali nodi di tensione (a differenza di quanto avviene in alcune tecnichedi massaggio tradizionale cinese e di massaggio terapeutico occidentale), ma si opera sempre attraverso un bilanciamento graduale sino ad ottenere l'equilibrio.
La pressione può essere esercitata con la punta delle dita, con le nocche, con la palma delle mani, con la pianta dei piedi, col gomito o col ginocchio,a seconda della posizione e dell'intensità di stimolazione ricercata.
Usualmente si preferisce non operare direttamente sulla cute, perciò il paziente indossa di solito un vestito leggero o una tuta. Non vengono utilizzatiquindi olii o creme, come invece avviene in altri tipi di massaggio tradizionale.

09 settembre 2008

La saggezza della guarigione

LA SAGGEZZA DELLA GUARIGIONE
Questo scritto vuole essere l‘inizio di un percorso che mi piacerebbe condividere con tutti voi mettendo a disposizione le mie esperienze fatte nella ricerca, che dura da molti anni, nel campo delle terapie energetiche naturali che possono essere anche di valido supporto a qualsiasi trattamento tradizionale.
Esse si pòssono collocare non solo sul piano fisico e psichico, ma a volte sconfinano in quella dimensione che viene conunemente definita Spirituale.
Ho elaborato una tecnica di massaggio che ho chiamato:“Massaggio energetico riequilibratore”, basato sullo Shiatzu al quale ho abbinato altre tecniche energetiche, mentre il Rilassamento Energetico, è un metodo semplice e naturale per aiutare l’individuo a rilassare il corpo e la mente.
Informazioni dettagliate le potrete trovare in:
www.migliorolamiavita.it
Lo scopo fondamentale di questi metodi è quello di armonizzare prima di tutto le energie del corpo con quelle della mente e poi con il mondo che ci circonda.
Pongo alla vostra attenzione questo pensiero di Maharishi.
“Nonostante il progresso e i vantaggi offerti dallo sviluppo tecnologico, gli esseri umani non sono ancora pienamente felici. Malattie, povertà, problemi, instabilità politica e sociale esistono ovunque, nelle nazioni più ricche come in quelle in via di sviluppo. Occorre un nuovo tipo di conoscenza che permetta agli individui di diventare più realizzati e felici, vitali e creativi. Ogni cosa nell'universo, dagli esseri più minuti alle immense galassie, cresce e progredisce spontaneamente in modo ordinato, secondo leggi ben precise. Ciò è possibile perché esiste un livello di intelligenza cosmica, la legge naturale, la cui infinita capacità organizzativa sostiene il progresso di ogni cosa, quindi anche della nostra stessa esistenza, e fa sì che ogni aspetto dell'esistenza progredisca in armonia con la totalità. La violazione della legge naturale è la causa di qualsiasi problema individuale e sociale. Quando, infatti, le nostre azioni interferiscono con la tendenza evolutiva della legge naturale, il progresso viene ostacolato e nascono problemi, malattie e sofferenze. Come afferma Maharishi, la soluzione a questa situazione consiste nel riportare la vita dell'individuo in sintonia con la legge naturale. In tal modo i suoi pensieri, le scelte e le azioni saranno spontaneamente giusti e potranno soddisfare le necessità e le aspirazioni individuali, sostenendo allo stesso tempo il progresso della società. Il messaggio di Maharishi è antico quanto il genere umano. "La natura della vita è beatitudine e lo scopo della vita è l'espansione della felicità". Ognuno, indipendentemente dall'età,
Nonostante il progresso e i vantaggi offerti dallo sviluppo tecnologico, gli esseri umani non sono ancora pienamente felici. Malattie, povertà, problemi, instabilità politica e sociale esistono ovunque, nelle nazioni più ricche come in quelle in via di sviluppo. Occorre un nuovo tipo di conoscenza che permetta agli individui di diventare più realizzati e felici, vitali e creativi. Ogni cosa nell'universo, dagli esseri più minuti alle immense galassie, cresce e progredisce spontaneamente in modo ordinato, secondo leggi ben precise. Ciò è possibile perché esiste un livello di intelligenza cosmica, la legge naturale, la cui infinita capacità organizzativa sostiene il progresso di ogni cosa, quindi anche della nostra stessa esistenza, e fa sì che ogni aspetto dell'esistenza progredisca in armonia con la totalità. La violazione della legge naturale è la causa di qualsiasi problema individuale e sociale. Quando, infatti, le nostre azioni interferiscono con la tendenza evolutiva della legge naturale, il progresso viene ostacolato e nascono problemi, malattie e sofferenze. Come afferma Maharishi, la soluzione a questa situazione consiste nel riportare la vita dell'individuo in sintonia con la legge naturale. In tal modo i suoi pensieri, le scelte e le azioni saranno spontaneamente giusti e potranno soddisfare le necessità e le aspirazioni individuali, sostenendo allo stesso tempo il progresso della società.”
Luigi Cerruti
Indirizzo di posta elettronica:
luiscer@tiscali.it

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