24 ottobre 2011

Sii il cambiamento...

Questo è uno scritto che molti conoscono, ma che spesso il suo insegnamento ce lo dimentichiamo.
Un Sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese :«Signore, mi
piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno»

Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.
C'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente
cibo dal profumo delizioso.
Il sant' uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e
malato.
Avevano tutti l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro
braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma
poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non
potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro
sofferenze.
Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".

Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì.
La scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire
l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi
manici.
Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di
loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio :
«Non capisco!»
- E' semplice, - rispose Dio, - essi hanno imparato che il manico del
cucchiaio troppo lungo, non consente di nutrire se' stessi....ma
permette di nutrire il proprio vicino. Percio' hanno imparato a
nutrirsi gli uni con gli altri !
Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che a loro stessi...
Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura...La differenza la
portiamo dentro di noi!!!
Mi permetto di aggiungere...
"Sulla terra c'è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma non per
soddisfare l'ingordigia di pochi.
I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false
fintanto che non vengono trasformati in azioni.
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo".
Mahatma Gandhi.

Che questo scritto possa essere utile a molti.

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15 ottobre 2011

La gara dei ranocchi

Questo scritto inviatomi dall'amica Rosa, ci può aiutar a riflettere sull'importanza della parola.

. con 2 colonne e 5 righe
LA PARABOLA DEL RANOCCHIO OVVERO: LEZIONE DI VITA ...
C’era una volta una gara di ranocchi
L’obiettivo era arrivare in cima a una gran torre.
Si radunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro
Cominciò la gara
In realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo: "Che pena
!!! Non ce la faranno mai!"
I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima
La gente continuava : "... Che pena !!! Non ce la faranno mai!..."
E i ranocchi si stavano dando per vinti tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere.
fine tabella

Tabella con 2 colonne e 4 righe
Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine la cima.
Gli altri volevano sapere come avesse fatto. Uno degli altri ranocchi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere la prova.
E scoprirono che... era sordo!
...Non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative... DERUBANO LE MIGLIORI SPERANZE DEL TUO CUORE! Ricorda sempre il potere che hanno
le parole che ascolti o leggi.
Per cui, preoccupati di essere sempre POSITIVO!
Riassumendo : Sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni.

Che questo scritto possa essere utile a molti.
Un caro saluto.

Luigi
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04 ottobre 2011

C'è forza C'è forza nella vita...della vita

Vi propongo uno scritto che mi sembra interessante.

C’e’ forza nella vita, che si manifesta anche nelle piu’ grandi tribolazioni.
La’ dove vi e’ distruzione, noi Angeli siamo li a ricreare la luce.
Non c’e’ errore cui non si possa mettere riparo.
Non c’e’ ferita che non possa essere lenita, ma la condizione perche’ tutto cio’ si manifesti e’ la chara scelta cosciente.
Questa scelta puo’ venire solo se si e’ disposti a guardare e ad ammettere il proprio grado di impotenza, dolore e frustrazione. Perché ad arrendersi non è l’anima di Luce immortale, ma l’ego che ha terminato il suo compito.
Tutto ciò che ha un inizio deve finire.
Tutto ciò finisce porta nuovo inizio, a nuovi e diversi livelli di manifestazione.
Lascia fluire senza opporre resistenza tutto ciò che ha terminato il suo ciclo e scegli per te la pace nel cuore, il divino distacco, la Gioia e il contatto con la Luce.
Solo per te puoi scegliere, poiché la scelta è di ciascuna Anima Individuata, e la scelta di ciascuna anima passa dalla resa dell’ego. Non puoi fare nulla se non amare. Il tuo unico compito sia collocarti stabilmente nell’Amore.
Siate Benedette nella Luce.
Siamo Uno



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