30 dicembre 2008

Anche tu contribuisci alla PACE

Ritengo utile proporvi questoCONTRIBUTO ROSACROCIANO ALLA PACE


Contribuisco alla pace quando mi sforzo di esprimere il meglio di me stesso nelle mie relazioni con gli altri

Contribuisco alla pace quando metto la mia intelligenza e le mie competenze al servizio del Bene

Contribuisco alla pace quando provo compassione verso tutti coloro che soffrono

Contribuisco alla pace quando considero tutti gli esseri umani come miei fratelli e sorelle, qualunque siano la loro razza, cultura e religione

Contribuisco alla pace quando mi rallegro per la felicità degli altri e prego per il loro benessere

Contribuisco alla pace quando ascolto con rispetto e tolleranza le opinioni divergenti od opposte alle mie

Contribuisco alla pace quando invece della forza adopero il dialogo per regolare ogni conflitto

Contribuisco alla pace quando rispetto la natura e la preservo per le generazioni future

Contribuisco alla pace quando non cerco d’imporre agli altri il mio concetto di Dio

Contribuisco alla pace quando faccio della pace il fondamento del mio ideale e della mia filosofia

Con l’augurio che il nuovo anno porti a tutti abbondanza di Salute,Saggezza , Prosperità e Pace.
Luigi

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25 dicembre 2008

Onde d'Amore

In questi giorni festivi interrompo momentaneamente gli scritti relativi alle Terapie Naturali,
per invitarvi a riflettere su alcuni messaggi Spirituali, che qualcuno ha ben definito:” Onde d’Amore”

"In verità, la purezza mentale è alla base del coraggio, e la fonte della purezza mentale è l'amore.
Solo l'amore può liberare l'uomo e la donna dalla buia prigione del passato
e condurli alla luce della verità.
L'amore e la libertà sono interdipendenti.
L'amore può sorgere solo in un cuore libero dai pensieri del passato.
Solo quando ci sarà amore dentro di noi, la mente sarà libera.
Quando la mente è libera, si raggiunge una completa libertà nella vita".

AMMA
Sri Mata Amritanandamayi Devi
Amma è ritenuta in tutto il mondo guida spirituale e benefattrice dell’Umanità per il suo immenso amore e per i progetti di solidarietà»
»

Se sviluppiamo amore e rispetto per Madre Natura, ciò porterà consapevolezza ad ogni nostra azione»

Naturalmente i vostri commenti saranno sempre graditi.

Luigi

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21 dicembre 2008

respirare di meno vivere di più 1 - continua

Proseguendo il discorso sulla respirazione cito qui di seguito alcune considerazioni riportate dalla dott.sa Rosa Maria Chicco nel suo libro: “Respirare di meno vivere di più”, Che io comdivido completamente.

….Vorrei ora esporre delle considerazioni amare, ma purtroppo non infondate, su alcune circostanze che, pur evidenti, sfuggono in genere all’attenzione di un pubblico a volte troppo fiducioso.
1. La ricerca medica si concentra più sullo studio delle varie malattie che sul modo di mantenere una salute ottimale.
2. Pur senza nulla togliere allo spirito d’abnegazione e all’idealismo della stragrande maggioranza dei medici e ricercatori, la pratica e la ricerca medica sono (anche) delle grandi occasioni di affari (per dottori, ospedali, produttori di attrezzature mediche e medicine, ecc. ...); chi è interessato a questi affari non è, in genere, interessato a mantenere sane le persone; al contrario, più le persone si ammalano, tanto meglio per gli affari.
3. E’ nell’interesse di questi affaristi medici (pochi, ma spesso influenti) che si preoccupano soprattutto del guadagno che si può trarre dalle malattie, criticare e ridicolizzare; e preferibilmente rendere illegali i sistemi in grado di esercitare un’efficace azione preventiva e di mantenere sana la popolazione.
4. L’istruzione e la ricerca medica sono finanziate in gran parte da industrie chimiche e farmaceutiche, che sono in grado di influire sulle decisioni in merito all’istruzione medica e alla fornitura di mezzi finanziari a determinate ricerche anziché ad altre.
5. Le persone che controllano le imprese chimiche - uno dei settori industriali più potenti - sono in una situazione particolare. Da una parte possono inventare, fabbricare e mettere in vendita additivi alimentari, conservanti e coloranti, dolcificanti artificiali, solventi e detersivi inquinanti e dannosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente, e dall’altra traggono grandi benefici dalle malattie della gente, alla quale vendono medicine.
6. Gli affaristi medici cercano di convincere la popolazione che l’unico modo per curare le malattie, a parte la chirurgia, è quello di ingurgitare medicine. Ci si fa credere che per ogni malattia vi sia una cura, sotto forma di un preparato farmaceutico.
7. I medici sono pagati in base al numero di pazienti che visitano, il che induce molti a lavorare in fretta e furia per vedere il maggior numero di pazienti possibile.
8. I dottori che riescono a guarire i loro pazienti con spirito d’osservazione, pazienza e ragionamento e che non si adeguano alla dottrina medica ortodossa in auge al momento rischiano non solo critiche, ma anche laperdita dell’autorizzazione a praticare, anche di fronte a centinaia di manifestazioni di gratitudine da parte dei pazienti guariti.
E’ noto, infine, che negli Stati Uniti ogni azienda farmaceutica, che voglia ottenere dalla onnipotente FDA l’autorizzazione ad immettere sul mercato una nuova medicina, deve prima provarne l’efficacia in varie fasi di sperimentazione, con un costo dì molti miliardi.
E’ ovvio, quindi, che le aziende abbiano interesse a sperimentare solo medicine brevettabili dalle quali, una volta immesse sul mercato, si possano ottenere ricavi superiori alle spese sostenute per la sperimentazione.
E’ questo uno dei motivi per i quali, ad esempio, non vengono condotte adeguate ricerche sugli effetti di sostanze naturali (piante, erbe, vitamine, minerali, ormoni nella loro forma naturale, ecc. ...) e, quindi, non brevettabili; figurarsi perciò quale interesse possano avere le aziende farmaceutiche a finanziare delle ricerche sul respiro e sull’aria!
L’aria non e~brevettabile o vendibile; è l’essenza stessa della libertà! Ed anche se qualche ricerca venisse effettuata da enti universitari e scientifici veramente indipendenti dalle aziende farmaceutiche, credete veramente che vi sarebbero molti ospedali e dottori pronti ad accettare e diffondere delle scoperte, che dimostrano il beneficio immenso che può derivare per la salute da una tecnica respiratoria che può essere imparata ed usata in molti casi senza bisogno di medici e di costosi trattamenti ed attrezzature?
In queste condizioni, è un miracolo che le ricerche effettuate in Russia stiano iniziando a diffondersi.
Un grosso aiuto viene da Internet, che accelerando in modo esponenziale la diffusione di informazioni in tutto il mondo, rende ormai difficile sopprimere, come non raramente è avvenuto in passato, quelle notizie alla cui divulgazione “l’establishment” medico-farmaceutico non ha interesse….

Esamineremo prossimamente un po’ più da vicino i tre luoghi comuni in materia di respirazione.

Nel frattempo sono sempre graditi vostri Commenti.

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19 dicembre 2008

che cosa sappiamo della respirazione?

COSA SAPPIAMO SULLA RESPIRAZIONE?

Mi piace in questo scritto riportare alcuni brani del libro: “Respirare di meno e vivere di più” di Rosa Maria Chicco che ci aiuta a riflettere su alcuni luoghi comuni legati alle tradizionali conoscenze sulla respirazione.


L’importanza della respirazione
Nell’arco di 24 ore respiriamo circa 25.000 volte e non possiamo sopravvivere più di pochi minuti senza respirare, mentre possiamo restare giorni senza bere e settimane senza mangiare.
E’ chiaro, dunque, che tra le tre funzioni la più importante è di gran lunga il respirare, seguito dal bere ed infine dal mangiare.
L’attenzione e gli studi scientifici hanno, invece, seguito una scala di priorità e importanza esattamente opposta. Un’infinità di studi (in cui si è sostenuto tutto e il contrario di tutto) è stata dedicata all’alimentazione; poco si è ricercato sul bere e ancor meno sul respirare.
Naturalmente, sono state studiate le malattie respiratorie e nei libri di fisiologia è descritto il processo respiratorio; ma, quanto alle modalità del respiro in una persona sana, si trova ben poco. Nei libri di medicina ci si limita ad osservare che normalmente si respira dalle 10 alle 20 volte al minuto; il che significa che in 24 ore si respira normalmente dalle 14.400 alle 28.800 volte.
La differenza tra le due cifre è grande, tanto da far pensare che il fatto di respirare 10.000 (o magari 5.000) volte al giorno, anziché 30-35.000 volte, (e riempiendo ognuna di queste volte i polmoni completamente, o a metà, o per un quarto), qualche differenza sulle condizioni fisiche e sulla salute delle persone dovrebbe pur produrla.
Se si sapesse quali sono queste differenze avremmo a disposizione una delle leve più importanti per mantenere o riacquistare la salute. E invece, vi è mai capitato che il medico, quando vi ha visitati, abbia controllato quante volte respirate al minuto, se eseguite una respirazione toracica o addominale, se respirate dalla bocca o dal naso, e infine quanta aria respirate ogni volta?
Esistono apparecchi per misurare il volume massimo d’aria che può essere inalato, che sono usati per le persone che presentano malattie respiratorie, ma in genere il medico non cohtrolla quanta aria inalano normalmente le persone (ancora) sane o che soffrano di malattie non respiratorie.
Come se il modo di respirare non avesse alcuna rilevanza sulle malattie non prettamente respiratorie!
Chi si azzardasse a chiedere al proprio medico quale sia il modo migliore di respirare per restare sani verrebbe considerato un po’ “stravagante”. La stessa cosa accadeva fino a non troppi anni fa a chi chiedeva cosa dovesse mangiare per restare in buona salute.
Ancora poco tempo fa, ad esempio, l’autorevole Associazione Medica Americana (AMA) asseriva categoricamente che il tipo di alimentazione seguita non aveva alcuna influenza sulle probabilità di ammalarsi di cancro!
Ora, a quanto pare, si è capito che il modo in cui mangiamo tre volte al giorno qualche influenza sulla salute forse ce l’ha!; ma si continua a pensare che il modo in cui respiriamo decine di migliaia di volte al giorno sia irrilevante!
L’unico consiglio dato a questo proposito da medici e fisioterapisti (a parte quello di recarsi in località con aria pura o di montagna, purtroppo non molto utile per chi deve vivere in città inquinate!), è in pratica quello di “respirare profondamente”.
Regnano incontrastati, in questa materia, tre principi fondamentali, mai messi in dubbio e comunemente accettati non solo dall’uomo della strada ma anche dagli esperti, e cioè:
1) L’organismo regola automaticamente ed inconsciamente, tramite il sistema nervoso, il ritmo respiratorio; non bisogna interferire tramite la volontà per cambiare questo ritmo naturale, che è sempre il migliore a seconda delle circostanze.
2) Più profondamente si respira e più ossigeno si inala, meglio è.
3) L’anidride carbonica emessa nell’esalazione è solo un prodotto di scarto; è sufficiente preoccuparsi di non accumularne troppa restando a lungo in ambienti dall’aria viziata, ma è impossibile averne troppo poca; più se ne esala, meglio è.
Quando però si cerca di andare un po’ più a fondo e di indagare sulle basi scientifiche di questi tre principi, in genere presentati come verità inconfutabili, si trova ben poco, e ci si sente dire che “sono evidenti” e “assodati” da sempre, tanto da non necessitare particolari prove e spiegazioni.
Ebbene, molti importanti progressi scientifici si sono verificati quando qualche scienziato, senza preoccuparsi di esser preso per “matto”, ha iniziato ad interrogarsi ed a mettere in dubbio teorie e principi che sembravano ovvi alle persone “di buon senso”.
E questo è proprio quello che hanno iniziato a fare i medici e scienziati russi Buteyko, Petrakovich, Frolov ed altri, le cui scoperte verranno in parte illustrate negli articoli che prossimamente verrannno pubblicati su questo blog.

Sono gradite vostre considerazioni ed osservazioni in merito.

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14 dicembre 2008

Che cos'è l'Omeopatia

Oggi vi voglio presentare alcuni principi fondamentali dell’Omeopatia.


Che cos'è l’omeopatia?

Principio fondamentale dell'omeopatia è che il paziente va trattato nella sua totalità tenendo conto della sua individualità e peculiarità. Non esiste una medicina specifica per una particolare malattia, ma esiste invece una medicina per l'individuo afflitto da quella patologia.

L'individuo e non la malattia è da trattare.
L'omeopata deve considerare tutti i sintomi che contraddistinguono il soggetto come individuo.
La vita infatti vive nel tutto, nell'unità, nella continuità, quindi anche la malattia si colloca in questa esperienza unitaria. L'Omeopatia è medicina
di tutto l'uomo nella sua totalità indivisibile e si preoccupa di cogliere tutte le esperienze umane nella sua globalità.
Solitamente il disturbo presente nel soggetto non è mai un evento isolato, è parte di una sequenza; l'omeopata prende in considerazione la storia famigliare,
l'infanzia e tratta non solo i sintomi presenti ma la loro sequenza.
I principi sono descritti da
Hahnemann, fondatore di questa disciplina, e li enuncia nel suo libro "Organon", suo principale testo:

Similia similibus curantur: il simile cura il simile
Secondo Hahneman per curare una malattia occorre utilizzare un rimedio molto simile alla problematica che si presenta e che corrisponda al suo profilo
mentale. Ad esempio, per le punture di api, si utilizza il rimedio "apis mellifica", che proviene dalle api stesse.

Dosi infinitesimali
Il secondo principio dell'omeopatia dice che gli elementi costituenti i vari rimedi vanno diluiti in dosi infinitesimali: in questo modo nel rimedio rimane
l'informazione biologica, alla quale l'organismo e la mente del paziente reagiranno, portando verso la guarigione.

La specificità dei rimedi
Secondo Hahneman ogni rimedio deve avere una specificità medicamentosa e provocare nel paziente delle reazioni così uniche che nessun'altra sostanza o
rimedio possa produrre gli stessi effetti.

Dall'alto verso il basso e dal dentro verso il fuori
Questo principio indica le modalità tipiche della guarigione omeopatica: i rimedi agiscono in senso centrifugo, cioè eliminando la malattia partendo dal
suo nucleo scatenante e solo successivamente i sintomi.

Se avete usato questo trattamento sono ben accetti vostri Commenti.

Luigi
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09 dicembre 2008

che cos'e la meditazione

Che cos’è la meditazione?
Oggi è con un particolare sentimento gioioso che mi accingo a presentare una breve descrizione su una pratica che a mio avviso può essere considerata in cima alla scala delle Terapie Naturali: “La MEDITAZIONE”.
Qui di seguito vi propongo un brano di uno dei maestri che io ritengo più importanti del secolo scorso: “osho”.

La meditazione è Gioco
La meditazione non è una cosa della mente, è qualcosa al di là della mente. E il primo passo sta nell'essere giocoso. Se giochi, la mente non può distruggere la tua meditazione. In caso contrario, la trasformerà in un'altra ossessione dell'ego, ti renderà molto serio. Comincerai a pensare: «Sono un grande meditatore, sono più santo degli altri. Il mondo intero è attaccato solo alle cose materiali - io sono religioso, io sono virtuoso». Questo è ciò che succede a migliaia di cosiddetti santi, moralisti, puritani: stanno solo giocando i giochi dell'ego, sottili giochi dell'ego.
Quindi voglio eliminare tutto questo alle radici, sin dall'inizio. Mentre mediti gioca. La meditazione è una canzone da cantare, una danza da danzare. Prendila come un divertimento e ti sorprenderà vedere che se riesci a giocare, la meditazione fa passi da gigante.
Ma mentre siedi in silenzio non aspiri a una meta, stai semplicemente provando un grande piacere, stai semplicemente gioiendo nello stare seduto in silenzio - non aspiri a poteri da yogin, miracoli, siddhi. Tutto ciò è un'assurdità, la stessa antica assurdità, lo stesso vecchio gioco, giocato con nuove parole, a un altro livello...
La vita in quanto tale dev'essere presa come uno scherzo cosmico - ed ecco che improvvisamente puoi rilassarti, perché non c'è niente per cui essere teso. E proprio in quel rilassamento qualcosa comincia a cambiare dentro di te - un cambiamento radicale, una trasformazione - e le piccole cose della vita cominciano ad avere un significato nuovo, un'importanza nuova. Allora niente è piccolo, ogni cosa comincia ad avere nuova fragranza, nuova aura; s'incomincia ad avvertire una sorta di religiosità diffusa. Non si diventa cristiani, non si diventa indù, non si diventa musulmani, si diventa semplicemente amanti della vita. S'impara solo una cosa, come gioire nella vita.
E gioire nella vita è la strada verso Dio. Danza la tua strada verso Dio, ridi la tua strada verso Dio, canta la tua strada verso Dio!

Con l’augurio che questo scritto possa essere utile a molti.

Luigi
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07 dicembre 2008

soffrologia - considerazioni e suggerimenti

Con questo articolo si conclude una descrizione sommaria della soffrologia, almeno per quanto riguarda la parte teorica.
Invece,le indicazioni relative agli esercizi pratici saranno descritte prossimamente su richiesta specifica.
Per il momento si può far riferimento al testo in formato word e pdf,nonché alla registrazione da me effettuata in mp3, presenti e scaricabili dal sito:
www.migliorolamiavita.it
con la denominazione:”Rilassamento Energetico” e “Rilassamento Guidato”.
Infatti queste due registrazioni hanno come impostazione un esercizio basato sulla tecnica soffrologica.
Qui di seguito sono riportate alcune considerazioni di carattere generale che potranno essere
utili per una migliore comprensione degli aspetti filosofici su cui si basa la Soffrologia.
Più che un rilassamento e più che un’analisi, la sofrologia è un metodo evolutivo che consente all’uomo di spiccare il volo verso orizzonti illimitati, secondo le motivazioni personali e la direzione che si è prefisso. Obiettivo della sofrologia è migliorare e progredire, interpretando i segnali che il corpo trasmette, nei quali sono, per così dire, codificati la storia, i pensieri, i dolori, le emozioni e le gioie di ciascuno di noi.
Occorre comprendere, accettare, amare se stessi per comprendere, ascoltare e amare gli altri. “Amerai il prossimo tuo come te stesso”: è un precetto evangelico, ma lo troviamo anche in Confucio.
Nulla è stato inventato, tutto esiste, fin dalla notte dei tempi, ed è scolpito nel più profondo dell’essere. Perciò la sofrologia si ispira a metodi e concezioni religiose risalenti a epoche molto antiche: è terapeutica, nel senso che ci consente di conquistare il benessere, ma è anche evolutiva, nel senso che ci fa passare da un certo benessere al benessere totale. In quanto riflessione profonda e spiritualista, consente di passare dal benessere alla gioia di vivere, all’estasi - quella sperimentata dai mistici.
Il cammino è lungo ma è praticabile, anche per noi occidentali, che siamo impregnati di pragmatismo, fretta e materialismo. Sappiate che la luce porta sempre alla luce, e che l’ombra spinge sempre verso l’ombra.
Io vi dico: prendete e provate quel che vi aggrada, non importa se siete orientali oppure occidentali. Dice Antoine de Saint-Exupéry, pilota e scrittore, autore del Piccolo principe:
Nessuno si eleva interiormente se non contando sulle proprie forze, attingendo le energie dal fiume cosmico e dalla fonte del divino.
Volare verso tutte le dimensioni non è il sogno degli uomini? Osservando il cielo, l’uomo ha sempre cercato da quella parte una risposta al problema dell’esistenza, prima che Gesù Cristo predicasse la buona novella e prima che Antoine de Saint-Exupéry prendesse la penna. La verità è che ogni uomo è un po’ un pilota, perché è al timone della propria vita. Noi voliamo continuamente con il pensiero, che non riconosce i confini tracciati nello spazio e che è nostro, non dimentichiamolo: nessuno può levarcelo. Imparate dunque a usare i vostri strumenti, perfezionatevi e lanciatevi anche voi, ma solo quando siete sicuri di aver completato a dovere i vostri preparativi. Non saltate i passaggi intermedi, ogni essere possiede potenzialità diverse, al momento in cui arriva sulla Terra. Utilizzate e armonizzate i vostri talenti, attivateli con la cultura. Adesso siete pronti per intraprendere il viaggio. Lanciatevi! Attenti, non bruciate le tappe, altrimenti vi capiterà come a Icaro, il figlio di Dedalo, che fece liquefare la cera delle sue ali avvicinandosi troppo al sole... Il sole, astro di vita, è fonte di luce per chi sa attendere.

Che questo scritto possa essere d’aiuto per molti.

Sono auspicabili vostri commenti.

Luigi

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