24 febbraio 2009

Che cos'è l'Euritmia

Oggi vi voglio proporre una delle tante metodologie curative indicate dalla medicina Antroposofica di R. Steiner: “l’EURITMIA terapeutica”.

L'Euritmia fa parte delle metodologie introdotte da Rudolf Steiner nell'ambito della medicina antroposofica e come tale contribuisce alla creazione di un
equilibrio tra le tre facoltà dell'anima umana: pensare, sentire, volere.
L'Euritmia è stata definita dallo stesso Steiner "parola e canto visibili" in quanto utilizza il movimento per esprimere parole, suoni e musica. I movimenti
compiuti dalla laringe durante la fonazione vengono resi visibili dal movimento del corpo e il contenuto del linguaggio si trasforma nel gesto euritmico
che ha una profonda influenza sull'anima.

Perché praticarla
L'Euritmia ha tre aree di applicazioni principali: l'area artistica, l'area pedagogica che sostiene la formazione dell'individuo in tutte le sue fasi evolutive
e l'area terapeutica che si accompagna ai trattamenti medici nella cura delle malattie. Viene usata soprattutto per le malattie degli organi interni, dell'apparato
locomotore, per i disturbi della vista, dell'udito e del linguaggio.

Le origini
L'Euritmia fa capo alla medicina antroposofica, sviluppata agli inizi del ‘900 dal filosofo austriaco Rudolf Steiner. Il movimento si rifà a una concezione
spirituale dell'essere umano, considerato la massima espressione di un processo evolutivo cosmico. Steiner applicò i principi dell'antroposofia in diversi
campi d'attività, tra cui la medicina.

L'euritmia curativa
L’euritmia curativa è una terapia di movimento, nata come particolare sviluppo dell’arte dell’euritmia.
Nell’euritmia viene data espressione artistica, mediante movimenti dell’uomo intero, alle leggi interiori proprie del linguaggio e dei suoni musicali.
Nell’euritmia curativa questi movimenti vengono modificati in modo da agire su colui che li esegue e da attivare le forze che stanno a fondamento della
formazione e del funzionamento dell’organismo.
L’euritmia curativa è una forma di terapia che integra il trattamento medico. Viene usata soprattutto , come è già stato scritto sopra,per le malattie degli organi interni, dell’apparato
locomotore, per i disturbi della vista, dell’udito e del linguaggio.
Il medico curante prescrive gli esercizi di euritmia curativa in base alla diagnosi che è stato in grado di formulare: l’esecuzione degli esercizi è in
genere affidata a terapisti appositamente qualificati che hanno frequentato dei corsi di formazione di durata quinquennale.
Si è mostrata particolarmente efficace nel favorire lo sviluppo dei bambini handicappati.
Decisiva per il risultato del trattamento non è solo la modalità con cui i singoli movimenti vengono eseguiti, ma anche e soprattutto l’intensità con cui
il paziente si sforza di eseguirli correttamente. Si tratta infatti di una forma di terapia che fa grande appello all’attività propria del paziente, coinvolgendolo
maggiormente nel processo terapeutico e cercando di mobilizzarne le forze di guarigione interne.
Con l’augurio che anche questo scritto possa essere utile a molti, vi invito a lasciare i vostri commenti.
Luigi

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15 febbraio 2009

La cromoterapia

Oggi voglio richiamare la vostra attenzione sull’importanza dei colori,in quanto anch’essi, come tutto quello che ci circonda, hanno una certa freguenza vibratoria che a volte se sfruttata correttamente può diventare una forma di terapia complementare ad altri TRATTAMENTI:

LA CROMOTERAPIA

La cromoterapia ha origini antichissime, poiché le medicine tradizionali hanno sempre attribuito grande importanza all’influenza dei colori sulla salute
e sullo stato d’animo dell’uomo.
Egizi, Romani e Greci praticavano l’elioterapia (esposizione alla luce solare diretta) per la cura di diversi disturbi.
In India la medicina ayurvedica ha sempre tenuto conto di come i colori influenzino l’equilibrio dei chakra, i centri di energia sottile che vengono associati
alle principali ghiandole del corpo.
Anche i Cinesi affidavano il proprio benessere fisico all’azione delle varie tinte: il colore giallo serviva a rimettere in sesto l’intestino, il violetto
ad arginare gli attacchi epilettici. In Cina, addirittura, le finestre della camera del paziente venivano coperte con teli di colore adeguato e il malato
doveva indossare indumenti della stessa tinta. Negli ultimi anni la cromoterapia ha avuto un notevole sviluppo grazie ai numerosi studi scientifici che
evidenziano l’influenza dei colori sul sistema nervoso, immunitario e metabolico.

La cromoterapia è una medicina integrativa (si integra facilmente ad altre terapie o trattamenti per potenziarne il risultato) che usa i colori per aiutare
il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio. I colori possono essere assorbiti dal nostro organismo in diversi modi:

- attraverso le irradiazioni luminose fatte con speciali apparecchiature e filtri;
- attraverso gli alimenti, ossia mangiando cibi con il loro colore naturale;
- attraverso la luce solare poiché questa luce racchiude nel suo spettro tutti i colori;
- attraverso l’acqua solarizzata, ossia irradiata con un’irradiazione luminosa di un preciso colore che la carica di quella energia;
- attraverso gli abiti,
- attraverso il bagno, quindi con acque colorate con essenze naturali o luci speciali;
- attraverso la meditazione, seguendo precise tecniche;
- attraverso la visualizzazione e la respirazione;
- attraverso il massaggio con speciali prodotti e pigmenti colorati.

Essa consiste nell’utilizzazione dell’energia delle onde elettromagnetiche della luce che, all’interno di una precisa lunghezza d’onda, penetra nei tessuti
creando le condizioni di interagire con le cellule ripristinando l’equilibrio elettrico e chimico dell’omeostasi cellulare migliorandone le funzioni biologiche.
Anche questa cromoterapia non cura i sintomi ma scende alle radici dello squilibrio e non lascia, come alcuni farmaci, residui dannosi che il corpo deve
faticosamente eliminare. Non ci si deve stupire di fronte al fatto che le irradiazioni colorate agiscono sui nostri stati emotivi, sull’andamento del nostro
stato psichico e sul nostro corpo favorendo così l’equilibrio e il benessere fisico.
Proprio per questi motivi sempre più ricercatori e medici si stanno concentrando nello studio della cromoterapia e sempre più persone stanno ottenendo
dei concreti e visibili benefici.
Anche secondo Christa Muths, esperta cromoterapeuta tedesca, i colori sono forza vitale e fonte di energia, se ne usufruiamo nel modo giusto. Le irradiazioni
con fasci di luce colorata, quindi, sono in grado di stimolare la formazione delle cellule del corpo e influire su nervi e organi.

Per quanto riguarda le tecniche per lavorare con questa tipologia di cromoterapia possiamo annoverare:
1. la cromoterapia classica che consiste nell’irradiare con uno specifico colore e per un determinato periodo di tempo le zone del corpo interessate dal
disturbo o quelle riflesse;
2. la cromopuntura che consiste nel concentrare l’irradiazione sui punti energetici del corpo ossia quelli più ricettivi (meridiani, chakras);
3. “bagno” di colori e di luce che consiste nell’irradiare con uno specifico colore e per un determinato periodo di tempo tutto il corpo al fine di determinare
una completa rigenerazione cellulare;
4. bagno cromatico di acqua che consiste nell’eseguire un vero e proprio bagno con l’acqua che viene irradiata con uno specifico colore, e quindi caricata
di una precisa energia, per un determinato periodo di tempo;
5. l’acqua solarizzata che consiste nell’irradiare dell’acqua naturale, posta su un contenitore di vetro bianco, per un determinato periodo con un specifico
colore per poi berla;
6. alimenti o abiti energizzati: irradiare degli alimenti o dei panni con un specifico colore per un determinato periodo di tempo rispettivamente per mangiarli
o per indossarli.

Entreremo prossimamente nei dettagli di questo metodo in quanto quotidianamente siamo immersi nel colore ed a volte non ci spieghiamo perché abbiamo particolari sensazioni di benessere o di disagio che potrebbero essere causati anche dai colori che ci circondano o che addirittura indossiamo.

Luigi
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